Ghiannis Ritsos: «Vecchi giornali…»
322esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Insuccesso
Vecchi giornali gettati in cortile. Sempre le stesse cose.
Malversazioni, delitti, guerre. Che cosa leggere?
Cade la sera rugginosa. Luci gialle.
E quelli che un tempo avevano creduto nell’eterno sono invecchiati.
Dalla stanza vicina giunge il vapore del silenzio. Le lumache
salgono sul muro. Scarafaggi zampettano
nelle scatole quadrate di latta dei biscotti.
Si ode il rombo del vuoto. E una grossa mano deforme
tappa la bocca triste e gentile di quell’Uomo
che ancora una volta provava a dire: fiore.
[da «Molto tardi nella notte», traduzione di Nicola Crocetti]
in “bottega” cfr almeno Ghiannis Ritsos : «Crepuscolo», La disperazione di Penelope, Sei poesie di Ghiannis Ritsos, Quando e Scor-data: 1 maggio 1909 ma anche La quarta dimensione di Ghiannis Ritsos (di Marisa Bello) e I manichini dei negozi (con i versi di Ritsos e le immagini di Giuliano Spagnul)
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana i versi da regalare alla “bottega” e io posto. Ci rivediamo qui fra 7 giorni.