Giovanna De Carli: «Mi è morta una federa di lino»
93esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Mi è morta una federa di lino
con un bel pizzo antico nell’ordito
Della coppia è morto lui, il marito
Lei è a pezzi
Ma come è successo, cosa è stato?
Non si sa, stava bene
di colpo se ne è andato, con l’ultimo bucato.
Lei è uno straccio
Non vuol più farsi lavare,
rifiuta di farsi stirare
invoca le tarme che la vengano a mangiare.
Che fare? Per compassione
invece di gettarlo via
li ho sepolti insieme in fondo
all’armadio della biancheria.
(*) Per chi frequenta da anni la “bottega” Giovanna De Carli è «Zuana» )più volte abbiamo postato i suoi versi). Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da 15 anni invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]
Non voglio essere chiamata zuana!! Mi sembra di essere un paio di pantaloni. Chiamatemi Giovanna, vi prego!
Giovanna de carli