Gli «imperdi-libri» (*) del 2016 – quarta puntata
la scelta di Clau d’io – «Vite vere compresa la mia», «L’uomo che vendette la Luna», «Ribelli in paradiso» e «Il potere è noioso» – il quale vorrebbe intitolare questo post «Insomma»
Raccolgo con entusiasmo l’invito per l’elenco dei miei migliori libri del 2016.
PREFAZIONE NECESSARIA
Vengo da un trasloco – o trasLOCO, se capite un po’ lo spagnolo – e questo mi ha permesso di regalare migliaia di libri.
L’operazione di “pulizia etcnico-libraria” è in corso e non avrà mai termine. Il mio obbiettivo è raggiungere … mille e non più di mille.
Terrò solo, per il momento, volumi preziosi, di consultazione, sulla mia città, d’arte, di stranezze e i miei adorati fumetti e preziosi libri di letteratura cino-giapponese.
Per molti altri mi sono accorto di non averne bisogno. Anche se un libro è straordinario non vedo perché deve stare a casa mia.
E’ stato molto divertente: ho scoperto di avere acquistato libri che ora mai penserei di leggere e di aver letto libri che mai avrei immaginato…
Lo consiglio come buon esercizio.
Attenzione, nessuno vuole libri. Sembra che ci sia una sorta di rigetto che va dalle biblioteche agli amici. Ma ho trovato due strade che non dirò mai. No, una non è Fahrenheit 451. Anche se ad un certo punto ho pensato che fosse la soluzione.
AL DUNQUE.
Non nell’ordine di merito:
Beppe Viola (morto) – «Vite vere compresa la mia»
Giornalista e persona geniale nella sua vita normale, è una ristampa e ho anche la prima edizione uscita anni e anni fa. Un piacere rileggerlo.
Cory Doctorow (vivente, ci serve ancora) – «L’uomo che vendette la luna»
Una di quelle scatole cinesi che poi finiscono per essere invece un ouroboros.
Paul Avrich (morto) – «Ribelli in paradiso»
La storia del movimento anarchico negli Stati Uniti fino a Sacco e Vanzetti. Ho sempre sostenuto e sempre sosterrò che gli anarchici non debbano avere miti ed eroi. Infatti non ci sono né miti né eroi, solo persone con difetti e pregi.
Alberto Forchielli (vivente, ci serve ancora) – «Il potere è noioso»
Economista e finanziere di livello planetario. Abita a Bangkok. Bolognese con ascendenze imolesi. Goloso di passatelli in brodo. Non ci conosciamo ma ci siamo dati appuntamento per la raccolta delle albicocche. Della serie che gli schiavi lavorano e noi ci mangiamo i passatelli in brodo.
PREMIO SPECIALE: Pier Vittorio Tondelli
Sono 25 anni che sei morto, non dovevi.
(*) Se volete sapere anche voi – come Oso Curi – perché ci vengono certe idee … andate a vedere la prima puntata (con la scelta di Valentina Bazzarin): lì sotto è spiegato. Qualcuna/o vuol giocare? Va bene: scriveteci entro dicembre e vi postiamo. Astenersi: autori/autrici sotto pseudonimo; uffici stampa case editrici; troll.
IL LOGO DI QUESTA PICCOLA SERIE E’ di ENERGU.
La tua premessa entra in contatto telepatico con me, e i miei libri, in tutto e per tutto. Anche per me, sfoltire l’affollamento librario, di libri che qui si intristicscono non più aperti da nessuno, è una impresa di Sisifo.
Vorrei avere l’intuito di scoprire le due strade che hai trovato tu, ché purtroppo è ero che le biblioteche aborrono i doni di libri e gli amici li fuggono come fossero appestati.
Caro Giovanni,
solo fortuna. Essendo un lettore onnivoro ho potuto donare di tutto ad un ospedale e ad un folto gruppo di compagni.
Al momento funziona.
Ho ancora un pò da smaltire ma poi mi sono accorto che ha ragione il mio caro amico Giuseppe. “Devi arrivare a … 5”.
Innescato il meccanismo di pulizia, poi non ti fermi più se non di fronte ad edizioni di pregio. Quelle che sfogli e annusi prima di leggerne qualche pagina.
So di non esserti di grande aiuto. Qui ognuno deve trovarsi una giustificazione. O sei un lettore o sei un bibliofilo. Le due condizioni sono in contraddizione.