Grazie a Dio…
di Grace Paley (*)
Grazie a Dio non c’è nessun Dio
o saremmo tutti perduti
se fosse Lui che ci fa gridare
di angoscia feroce di fronte alla tortura
all’odio tre o quattro volte per generazione
non ci sarebbe speranza e seppure Lui permettesse
alla pace di apparire allora un giorno grandi lastre
di pietra sotto i frutteti e il mare potrebbero
muoversi piano una contro l’altra terremoto
se fosse stato Lui a costruire così stretto il ponte
su cui siamo esortati a passare
senza paura mentre intorno a noi
i vecchi gli zoppi i maldestri i
bambini scalpitanti ruzzolano giù
e a volte vengono spinti nell’orrido
precipizio se fosse Lui certo saremmo perduti
se fosse Lui a offrire il libero arbitrio ma
solo ogni tanto strano dono
per un popolo che abbia appena distinto
la mano destra dalla sinistra
ma se siamo noi i responsabili
consideriamo il nostro assiduo amore uno per l’altro
perché questo è il giorno d’oggi
ora possiamo guardarci negli occhi
a grande distanza
questo è il telefonico elettronico digitale giorno d’oggi
celebre per il denaro e la solitudine ma noi
abbiamo sconfitto Babele accettando parole
straniere in gloriose traduzioni
se sappiamo essere responsabili se siamo
diventati responsabili
(da «Fedeltà»)
Thank God there is no god
or we’d all be lost
if it is He who sends us howling
in murderous despair at torture
hatred three or four times a generation
there’d be no hope and if He permitted
peace to appear then one day great plates
of stone beneath the orchards and sea may
move slowly against one another earthquake
if it is He who built that narrow a bridge
across which we are invited to walk
without fear while all around us
the old the lame the awkward the jumping-
up-and-down children are tumbling off
or sometimes pushed into the hideous
gorge if it is He then we are surely lost
if it is He who offers free will but
only sometimes a peculiar gift
for a people who have just distinguished
their right hand from their left
but if we are responsible con-
sider our frequent love for one another
because this is nowadays we may be able
to look over great distances into
each other’s eyes these are the tele-
phonic electronic digital nowadays
famous for money and loneliness but we
have defeated Babel by accepting the words
of strangers in glorious translations if
we can be responsible if we have
become responsible
(*) E’ per merito di Maria Franca – nota cicala di libreria – che questi versi mi sono riaffiorati alla mente. Dovevo socializzarli con voi, proprio non avevo altra scelta. (db)