«Guida al fantasy» di Gloria Bernareggi e Sephira Riva
Prefazione (alla prima uscita) di Giulia Abbate e Elena Di Fazio
Oggi assistiamo a un successo senza precedenti del genere fantasy, e in generale di tutte le articolazioni della narrazione fantastica: la fantascienza, l’horror, e generi in precedenza meno conosciuti, come il weird o il “distopico”.
Cosa pure significativa, la tendenza allo “sconfinamento fantastico” si verifica in modo sempre più palese anche nelle narrazioni mainstream: il realismo si mescola di frequente con interpolazioni allegoriche e immagini “impossibili”, come se in questi nostri tempi la complessità in gioco abbia raggiunto un livello tale da non poter più essere affrontata con i soli strumenti della narrazione “canonica”.
Naturalmente, questo fenomeno ci interessa molto, e ci piace anche di più. Siamo convinte che gli strumenti del fantastico possano arricchire la letteratura e la vita, e dare quello sguardo a più livelli che ci permette di percepire, identificare, persino costruire più livelli di realtà, “aumentando” di significato la nostra vita quotidiana e dandoci più strumenti intellettuali ed emotivi per le prove che ci troviamo a fronteggiare.
Se, come è dimostrato, conoscere un numero quanto più alto possibile di vocaboli fa bene al nostro cervello, e ci rende più capaci di affrontare i confronti ai quali siamo inevitabilmente espostə in un contesto sempre più complesso, cosa potremmo fare se conoscessimo più mondi?
Il fantasy è per eccellenza il genere letterario che si occupa proprio di questo, di costruire mondi: il worldbuilding è la base importantissima sulla quale le storie avventurose o misteriose o divertenti si innestano. Le regole cambiano, i personaggi viaggiano tra portali e dimensioni, gli strumenti della magia sono realtà: tutto è però dotato di un senso e una coerenza interna che sono il sale di ogni buona narrazione e che ci permettono di fare esperienze non reali, eppure assolutamente vere.
Leggere fantasy amplia la nostra visuale, “aumenta” la nostra realtà e ci permette di familiarizzare con mondi diversi. E ci arricchisce: riprendendo il discorso del vocabolario, è come se conoscere il fantasy ci donasse i vantaggi di un “bilinguismo del reale”, permettendoci di passare tra dimensioni e trovare modi efficaci per descrivere, raccontare, interpretare e comunicare quello che vediamo accadere. Il fantasy trasforma i limiti in passaggi e sposta più in là il confine dell’impossibile, portandoci intanto a contatto con la diversità di altre vite – prerogativa di tutta la buona letteratura – con tantissimi strumenti in più, e in modo molto più creativo, stimolante e divertente.
Quando poi capita che la lettura di fantasy ci faccia venire voglia di metterci alla prova e di scriverne a nostra volta, ecco che la profondità dello sguardo può e deve aumentare, perché la creazione non è un’attività disordinata e priva di princìpi, ma deve basarsi su sistematicità, conoscenza e una grande consapevolezza per poter essere efficace.
La “Guida al fantasy” di Gloria Bernareggi e Sephira Riva è una proposta di lavoro utile e di grande tempismo, che vuole facilitare e sostenere tutto questo. Si rivolge a chi vuole scrivere fantasy, e avere sotto mano uno strumento per lavorare con metodo; ed è preziosissima per chi vuole leggere fantasy, e dotarsi di una mappa che permetta di apprezzarne i filoni, i titoli di riferimento, le novità, senza perdersi nel marasma dei tanti libri che escono sempre più numerosi.
Riva e Bernareggi sono scrittrici di fantastico che lavorano insieme da sempre, e con il loro blog Moedisia.eu sono già un punto di riferimento per le nuove generazioni di lettrici, lettori, scrittrici e scrittori di fantasy. Pubblicano vademecum, articoli di critica, brevi monografie tematiche, e grazie ai social comunicano con appassionatə del genere confrontandosi sull’attualità.
Sì, perché questa “Guida al fantasy” è quanto di più attuale trovate in Italia oggi, e da curatrici siamo davvero fiere di poterla proporre, e di presentarvi due esperte “mai più senza”: Riva e Bernareggi leggono in originale, sono informate sulle uscite più recenti e sulle correnti letterarie, e prendono parte in modo costruttivo e competete ai dibattiti in corso nel settore.
Infatti il fantasy, che si dedica alla costruzione di mondi “altri”, sta però nel nostro mondo con attenzione e sensibilità, dunque è spesso luogo di discussioni relativa a tematiche caldissime: l’inclusività, il razzismo, il colonialismo, la Storia, le questioni di genere… Bernareggi e Riva hanno il “polso” della situazione, e seguendole in questo viaggio a puntate potrete farvi un’idea completa e aggiornata sullo stato dell’arte e sul modo in cui il fantasy comunica con l’attualità.
Tutto questo in modo divertente e avvincente!
Ogni uscita della collana è dedicata a un tema specifico e le autrici vi guideranno con piglio sicuro, una tappa dopo l’altra: da questioni più tecniche come la distinzione dei sottogeneri, utilissima per orientarvi in libreria, arriverete al cuore del fantasy, con uscite dedicate alla magia, alle ambientazioni e alle mappe, a streghe, stregoni e medichesse, alle tante caratteristiche dell’eroe, dell’eroina e degli archi di trasformazione delle loro storie…
Riva e Bernareggi coniugano sapientemente gli stilemi della narratologia tradizionale con la conoscenza delle più recenti tendenze del genere, e arricchiscono ogni viaggio con tantissime citazioni dai testi e consigli di lettura. Lasciate dunque che vi guidino alla scoperta di nuovi mondi: sia che li sperimentiate ex novo, sia che li ritroviate dopo molte letture, sarà il vostro sguardo a rinnovarsi. E ad arricchirsi non saranno solo le librerie, ma le nostre vite, grazie a questi nuovi strumenti per leggere sia il fantasy, sia il nostro difficile mondo con profondità e con leggerezza insieme.
Buoni viaggi fantastici!
Giulia Abbate con Elena Di Fazio