HP-Accaparlante: la sessualità dei diversi fa paura?
Il meglio del blog-bottega /232…. andando a ritroso nel tempo (*)
Il nuovo numero di «HP-Accaparlante» (la rivista del Centro Documentazione Handicap di Bologna, edita dalla Erickson di Trento) si intitola «Il corpo degli altri – Sessualità e disabilità: immagini e nuove prospettive» ed è curato da Valeria Alpi.
Il tema della vita affettiva e sessuale delle persone disabili è tornato di moda, soprattutto con la campagna sull’assistenza sessuale, che cerca di introdurre anche in Italia alcune figure professionali esistenti in altri Paesi europei. Gli argomenti sono rimbalzati su tutti i massmedia con un tam tam ininterrotto sul fatto che le persone disabili non sono angeli o bambini, non sono persone asessuate, ma hanno, come tutti, il diritto a una vita affettiva e sessuale. La parola «diritto», anzi «diritto di scelta», è arrivata sui giornali, nelle trasmissioni televisive, nei siti internet, nei blog, on air sulle frequenze radiofoniche, come se prima non ci fosse stato nulla e ora invece si dovesse pretendere un diritto a tutti i costi. Ma parlare di sessualità tocca corde profonde in chi ascolta, perché la sessualità dell’altro coinvolge anche noi stessi, ci mette in discussione, risveglia domande su chi ci sta di fronte e le riflette su di noi. Siamo pronti a rispondere a noi stessi, alle persone disabili e ai loro familiari? Siamo pronti a superare e ad aiutare a superare i pregiudizi, le paure, le difficoltà, i silenzi? Occorre, allora, accompagnare i nuovi temi emergenti e la voglia delle persone disabili di uscire allo scoperto, con un percorso culturale che permetta di soffermarsi su alcuni nodi cruciali della questione: esiste una sessualità normale e una disabile, o esiste solo la sessualità? Quali emozioni e sentimenti le ruotano intorno, quali desideri, paure, condizionamenti? Quale creatività possiamo mettere nei rapporti? Come aiutare un corpo “recintato” e “sminuzzato” in più parti a conoscersi e a esprimersi come un intero? Dobbiamo occuparci del “corpo degli altri”. Il corpo degli altri è il corpo “diverso” delle persone con disabilità; è il corpo che viene “trattato” e manipolato da familiari, assistenti, medici; è il corpo che viene guardato (e giudicato). Il corpo degli altri è anche il corpo con cui si devono confrontare le persone disabili; è il proprio stesso corpo che a volte non si conosce per intero. Il corpo degli altri vuole essere anche una ricerca di empatia, un «mettersi nei panni di». Se non riusciamo a portare avanti un accompagnamento culturale insieme alle proposte di nuove tematiche emergenti, rischiamo paradossalmente di rimanere indietro, e di avere dei vuoti di senso. La vera sfida, oggi, per parlare di sessualità e affettività delle persone disabili è affidare al corpo una pienezza di senso e di valore.
Con il monografico «Il corpo degli altri – Sessualità e disabilità: immagini e nuove prospettive» la rivista «HP-Accaparlante» festeggia in questo 2013 i trent’anni di vita: per un compleanno così importante vengono proposte le tematiche che hanno caratterizzato la storia del Cdh (Centro Documentazione Handicap) di Bologna fin dagli esordi: proprio il primo articolo del 1983 si intitolava «Sesso negato».
La monografia si sviluppa idealmente in tre parti, a cominciare dalle storie di «Sesso, amore & disabilità», un lungo lavoro di documentazione videofilmata cui ha collaborato anche il Cdh. Il film-documentario, con la regia di Adriano Silanus e il coordinamento scientifico di Priscilla Berardi, porta per la prima volta sul grande schermo le tematiche della vita sessuale e affettiva delle persone disabili, senza pietismi né retorica, senza avere paura delle parole e dei pensieri. La seconda parte della monografia pone al centro dell’attenzione il corpo con disabilità e lo sguardo delle famiglie sul corpo, attraverso il racconto di alcune esperienze laboratoriali condotte all’interno del Progetto Calamaio. L’ultima parte della monografia affronta infine le differenze di genere, l’importanza dell’educazione sessuale e i temi emergenti, come l’assistenza sessuale, attraverso la voce di chi lavora fuori dall’Italia.
Per contatti: valeria@accaparlante.it
(*) Anche quest’anno la “bottega” ha recuperato alcuni vecchi post che a rileggerli, anni dopo, sono sembrati interessanti. Il motivo? Un po’ perché oltre 17mila e 700 articoli (avete letto bene: 17 mila e 700) sono taaaaaaaaaaanti e si rischia di perdere la memoria dei più vecchi. E un po’ perché nel pieno dell’estate qualche collaborazione si liquefà: viva&viva il diritto alle vacanze che dovrebbe essere per tutte/i. Vecchi post dunque; recuperati con l’unico criterio di partire dalla coda ma valutando quali possono essere più attuali o spiazzanti. Il “meglio” è sempre soggettivo ma l’idea è soprattutto di ritrovare semi, ponti, pensieri perduti… in qualche caso accompagnati dalla bella scrittura, dall’inchiesta ben fatta, dalla riflessione intelligente: con le firme più varie, stili assai differenti e quel misto di serietà e ironia, di rabbia e speranza che – lo speriamo – caratterizza questa blottega, cioè blog-bottega. [db]