I Cyborghesi – 8
Tecnodramma famigliare ai tempi del microchip: ottavo episodio di Riccardo Dal Ferro con una “punta-tina” verso il FeFaFo (*)
«Al FeFaFo? Ma stiamo scherzando?».
La voce elettronica di Frankrak risponde con furore alla telechiamata di Cyno che lo avvisa del fatto che il suo meccafiglio Pberto è in combutta con quei robolscevichi del Festival della Fantascienza di Foligno.
«Gli avevo espressamente proibito di andarci, gli avevo persino riprogrammato i calendari metabolici!» si dispera il cyborghese mentre Cyno, dall’altra parte dell’ologramma, se la ride sotto la fusoliera.
Al FeFaFo, così narrano i giornaChip, si accalca la peggior feccia robomarxista del pianeta robotico. Digirivoluzionari scapestrati, servomeccanismi in corto-circuito, maleodoranti meccomunisti privi di midollo elettronico. Sovversivi, insurrezionalisti e, peggio che peggio, meccreativi dell’ultima ora. Tutto ciò che di peggio esiste nella società robotica, ecco che al FeFaFo prende il suo posto.
«Dovremmo disassemblarli tutti!» ripete Frankrak furioso, ricordando il divieto imposto a Pberto: «Non ti muoverai di qui durante quell’accozzaglia di sciagurati!».
«Non è un accozzaglia di sciagurati, è un luogo divertente e pieno di meccultura!».
A Frankrak erano andati in ebollizione i circuiti, nel sentire una parola così vomitevole: «meccultura». Ah sì, pensava, e dalla meccultura al terrobotismo è giusto un passo! «Cosa vuoi diventare? Eh? Un robot poco rispettato? Un morto di codice? Un servo di RoboMarx?!?».
«Meglio servo di RoboMarx che ipnotizzato da Asimov!» aveva risposto Pberto e lì Frankrak aveva fatto ciò che si era ripromesso di non fare mai: riprogrammare il figlio.
«Al FeFaFo si preparano a destabilizzare la nostra bella società Cyborghese» rincara la dose Cyno: «al FeFaFo si addestrano i sovversivi della nostra epoca digitale, dobbiamo fermarli!».
Frankrak risponde a Cyno: «Allora è deciso: andremo al FeFaFo, ci infiltreremo in mezzo a quell’accozzaglia di decerebrati artificiali e manderemo all’aria i loro piani. Pberto pagherà a caro prezzo questo affronto!».
Il FeFaFo si sarebbe tenuto di lì a pochi giorni, il 6-7-8 febbraio dell’anno asimoviano 2015. Frankrak si sarebbe fatto trovare pronto.
(continua…)
(*) Cambio di orario per i cyborghesi. Ma cos’è un orologio che noi dobbiamo occuparci di lui? Per il resto vanno e vengono le connessioni fra Marte-dì e gli altri 6 giorni-universi. Così le domande si accalcano: il 2015 asimoviano è il nostro? La Foligno dei cyborghesi qui intravista potrebbe forse essere quella che trovate (troverete, avete trovato: “a ognuno la sua consecutio temporum” come disse Cicerone a Wells) alle 16 su codesta bottega che fu (è-sarà) blog? Un subdolo invito? Una geniale parodia? Uno… non oso scrivere quella treeeeeemenda parola inglese di 4 lettere che termina per «pot». Fra 7 giorni chi passerà di qui riceverà altri frammenti per ricomporre il puzzle. O almeno io e il puzzle lo speriamo. (db)