I dannati di Varsavia – Andrzej Wajda

di Ismaele (*),

Nell’estate del 1944 l’Armata Rossa era dall’altra parte della Vistola, a Varsavia, la sconfitta della Germania era vicina.

L’esercito polacco prese l’iniziativa e ci fu, dal primo agosto al 2 ottobre del 1944, una sollevazione contro i nazisti che occupavano Varsavia.

 

Per quei due mesi (e anche dopo) l’armata Rossa non venne in aiuto dei patrioti polacchi e Varsavia venne distrutta dai nazisti, fu una carneficina.

Andrzej Wajda racconta gli ultimi momenti della Resistenza, la prima metà del film è drammatica, i pochi partigiani sono assediati, non possono tenere nessuna posizione, la seconda parte, ancora più drammatica e claustrofobica, è quella del tentativo di fuga attraverso le fogne.

Non puoi che essere dalla parte dei partigiani e soffrire con loro, eroi senza speranza.

Dopo che si è saputo di Katyn  (Andrzej Wajda ne ha tratto un film grandissimo, qui), oggi la spiegazione dell’immobilismo dell’Armata Rossa può essere interpretato come la seconda parte del lavoro fatto a Katyn da Stalin.

Qualche anno fa è stato trasmesso da Fuoriorario, sempre sia lodata, e si può trovare qui.

Guardatelo, è grande Cinema – Ismaele

http://markx7.blogspot.it/2014/08/i-dannati-di-varsavia-kanal-andrzej.html



PS: mi viene da pensare a come la Storia si ripete, come a Varsavia allora, oggi a Gaza c’è un assedio, i resistenti palestinesi vengono ammazzati nei tunnel, anziché nelle fogne, e una potenza di fuoco enorme distrugge la striscia di Gaza, e qui non c’è l’Armata Rossa dall’altra parte del fiume, a Gaza c’è il mondo intero che vede tutto e nessun esercito si muove, come ai nazisti allora oggi agli israeliani viene concesso tutto il tempo necessario per la carneficina.

 

(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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