I I I A: idioti, invasori, industrie e aringhe
La rubrica settimanale (con brevi testi e fotomontaggi) di Chief Joseph: tredicesimo appuntamento
I marchi Barilla e Plasmon sono diventati americani. Pernigotti è dei turchi che hanno chiuso la fabbrica.. Finite in Francia, fra le altre, Parmalat, Edison, Gucci e BNL. La multinazionale svizzera Nestlè è padrona dei Baci Perugina, Buitoni, San Pellegrino e Peroni. Fra gli acquisti cinesi la Benelli e un’azienda del Chianti classico Gallo Nero. I russi si sono accaparrati lo spumante Gancia e le acciaierie Lucchini. Gli oli Sasso, Bertolli e Carapelli parlano spagnolo. L’elenco è incompleto (e se questa fosse una invasione?)
L’idiota dell’ottimismo, novello epigono dello struzzo, saluta con entusiasmo e come gradito dono del progresso e della globalizzazione le seguenti notizie: un agricoltore renano ha piantato alberi di ulivo sulle colline che affiancano il Reno nei pressi di Colonia; dal 2007, a Potsdam, vicino a Berlino, vengono prodotte 5 mila bottiglie di Pinot, Silvaner e Müller Thurgau; le aringhe stanno emigrando dalle coste della Germania e hanno raggiunto la Norvegia e la Groenlandia.
L’AUTORE
Chief Joseph – o se preferite Capo Giuseppe – è stato una guida (militare e spirituale) dei Nasi Forati, un popolo nativo americano. Si chiamava in realtà Hinmaton Yalaktit, che in lingua niimiipuutímt significa Tuono che rotola dalla montagna. Da tempo riceviamo molti contributi alla “bottega” firmati Chief Joseph. Sono fotomontaggi per dialoghi immaginari (spesso volutamente anacronistici) a commentare una notizia o un breve testo. Ci piacciono per l’estrema sintesi e la contrapposizione fra mondi diversi. Così la “bottega” ha chiesto a Chief Joseph di prendersi uno spazio fisso (come hanno da tempo le vignette di Energu) e lui ha accettato: faremo il mercoledì mattina. [db]