I libri si muovono (a Roberto Roversi)
di Gualtiero Via
ci salveranno i libri?
ci salverà la bellezza?
ci salveremo?
ovviamente anche questo
riposa in grembo agli dei
vale a dire, sta scritto
dalla notte nei tempi
i libri sono già scritti
scolpito, ognuno in una coscienza
a volte basta una notte
all’illuminato, al folle
al condannato a morte
come Evaristo Galois
per trascriverlo senza errori su carta
a volte basta sì e no una vita
e quando un libro ha questa genesi
è destinato a restare
ha già salvato il suo autore
può continuare a salvare
a illuminare e redimere
fino alla fine dei giorni.
Anche il buio peggiore
contiene una promessa di luce
o una sua nostalgia
un suo grido disperato
che può redimere
alla fine
contro ogni logica
perché la vita
fa quello che vuole
senza alcuna logica
senza alcuna previsione
e tutti i libri veri lo sanno
e anche le legioni di senza più fede alcuna
se non sono alieni al libro
hanno la possibilità di scoprirlo
perché un libro onesto è un dono divino
un frammento di cosmo distillato dal caos
da pazienza artigiana e mente veggente.
Sia resa grazie ai facitori di libri onesti
essi sono testimoni
dell’umano irriducibile essente
Parmenideo
PS – questa che segue è la poesia galeotta di RR:
Oh i libri si muovono corrono gridano cantano
pregano chiamano
i libri aspettano una antica ventura
di notte lacrimano
nelle sale di nebbie deserte di luci
i libri gelano di silenzio nella solitudine dei conventi
il libro solenne
s’aderge proclama
la fine del mondo.
Roberto Roversi
(*) di Roberto Roversi in “bottega” si è parlato più volte. In particolare vedi: Il fondo del poeta Roberto Roversi rivive… e Scordata: 11 marzo 1977 dove Roversi ricorda Francesco Lorusso. Se invece non conoscete Evaristo – o per meglio dire Evariste – Galois, vi consiglio di recuperare il film «Non ho tempo» di Ansano Giannarelli; di questo grande matematico e della sua morte, quasi leggendaria, in “bottega” si parla in un paio di post, per esempio qui: La natura è stata buona con noi? (db)