I Lloyd’s abbandonano il carbone
E intanto si decide per i soldi Ue al TAP…. (*)
La sede Lloyd’s a Londra, foto di Adrian Pingstone, 2005, public domain. Wikimedia.
La più antica compagnia assicurativa del pianeta, i Lloyd’s di Londra, ha annunciato che dal 1 aprile di quest’anno non investirà più nel comparto carbonifero. Nei mesi a venire, i Lloyd’s indicheranno in maniera più precisa i criteri e le politiche interne legate a questo provvedimento. I costi in crescita esponenziale che la società sta affrontando per coprire gli effetti devastanti dei fenomeni climatici estremi provocati dal surriscaldamento globale hanno chiaramente giocato un ruolo fondamentale nel disinvestimento dal settore dell’estrazione della polvere nera.
Non è un caso che i Lloyd’s negli ultimi anni abbiano più volte chiesto provvedimenti efficaci a livello internazionale per combattere i cambiamenti climatici.
La decisione è stata accolta con soddisfazione dalla rete internazionale Unfriend Coal, di cui fa parte anche Re:Common, e soprattutto si inserisce in una tendenza ormai consolidata da parte del mondo delle assicurazioni, come abbiamo segnalato nelle settimane passate.
(*) ripreso da https://www.recommon.org/ dove si ricorda che il 6 febbraio i direttori esecutivi della Banca Europea degli Investimenti (BEI) discuterrano nuovamente del prestito da 1,5 miliardi di euri per il TAP, una delle questioni più spinose affrontate dalla banca UE negli ultimi anni. «Un finanziamento che» – scrive ReCommon – «secondo noi non va accordato».