I signori della cenere – Tersite Rossi
(letto da Francesco Masala)
se qualcuno cerca un romanzo dove ci sia sesso, droga e rock and roll, ecco il romanzo adatto.
ma il libro non parla di sesso, droga e rock and roll, se non di striscio, parla d’altro.
ci sono 400 pagine per arrivare a capire il disegno del mondo che fa Tersite Rossi, si parte da molto lontano, come sempre il futuro e il presente appaiono camminando sulle gambe del passato, che si può far finta d’ignorare, ma non funziona.
se noi siamo come nani sulle spalle di giganti (come diceva Bernardo di Chartres) è vero anche che l’ombra del passato non sparisce mai.
c’era una volta un mondo, quello della Dea Madre, protagonista del libro, che Marija Gimbutas ha chiamato “società gilaniche, sincrasi coniata proprio per rappresentare il grado di assoluta parità tra i sessi in cui queste società (diffuse, all’epoca, in buona parte del Mediterraneo) erano organizzate” (da qui e da qui).
le società gilaniche vennero sostituite da società in cui il sesso maschile diventava predominante e padrone, un po’ come oggi, no?
il mondo finanziario (protagonista del libro, Tersite si ispira a questa storia) è diventata un’arma, una continuazione della guerra con altri mezzi, un mondo solo maschile, che decide su tutto e tutti, al di sopra dei governi, che devono obbedire, o essere sostituiti.
come sa chiunque legga qualcosa quello che fa il mondo finanziario all’umanità è cronaca, non fantascienza.
appare poi un altro livello, esistono quelli che decidono tutto (quanta acqua e a che prezzo si può bere, per esempio), ma lasciamo a voi incontrare questo livello, e non è un videogioco (ecco qui un esempio).
buona lettura.