I trenta Paesi più infelici del mondo. Il World Happiness Report dell’Onu
di Diogene https://diogeneonline.info/i-trenta-paesi-piu-infelici-del-mondo-il-world-happiness-report-dellonu/
E’ una classifica molto particolare e dolorosa: i trenta paesi del mondo dove l’infelicità prevale, analizzando le complesse cause dietro questa condizione. Mentre la ricerca della felicità è una costante umana, molte persone nel mondo trovano tale obiettivo irraggiungibile a causa di povertà, instabilità politica, e difficoltà sociali. Utilizzando il World Happiness Report dell’Onu come fonte, che valuta il benessere soggettivo basandosi su vari criteri quali il Pil, il supporto sociale, l’aspettativa di vita, la libertà di scelta, la generosità, e la percezione della corruzione, ci immergiamo nell’analisi dei fattori che alimentano l’infelicità in questi paesi.
La povertà emerge come uno dei maggiori contributi all’infelicità, con nazioni come lo Zimbabwe e il Madagascar, dove una vasta maggioranza vive al di sotto della soglia di povertà nazionale, mostrando come la mancanza di risorse essenziali possa perpetuare cicli di disperazione. Inoltre, l’instabilità politica e l’insicurezza economica, come dimostrato dall’Afghanistan e dalle sue sfide derivanti da conflitti prolungati, acuiscono ulteriormente il senso di infelicità.
Evidenziamo anche il ruolo delle crisi economiche e delle politiche controversie, prendendo come esempio la riduzione delle attività della Exxon Mobil in Venezuela a seguito della nazionalizzazione del settore petrolifero, e le difficoltà incontrate dalla McDonald’s in Somalia a causa della guerra civile e della caduta dell’ordine sociale.
Il rapporto prosegue esaminando i paesi che registrano i più bassi livelli di benessere secondo il World Happiness Report, come Afghanistan, Sud Sudan e Haiti, sottolineando i dati socio-economici che giustificano questi posizionamenti. Infine, descriviamo la metodologia utilizzata per compilare l’elenco dei trenta paesi più infelici, basata su una combinazione di fattori quali povertà, tassi di depressione, e mortalità per suicidio, evidenziando come tali parametri contribuiscano a una comprensione più profonda dell’infelicità a livello globale.
Per stilare la lista dei 30 paesi più infelici del mondo abbiamo considerato la nostra classifica dei paesi più poveri del mondo e dei paesi con i più alti tassi di depressione . Abbiamo anche consultato dati provenienti da altre fonti come l’Organizzazione Mondiale della Sanità per conoscere il tasso di mortalità per suicidio di questi paesi. A ogni parametro è stato assegnato un punteggio ponderato e poi abbiamo calcolato la classifica media di questi paesi per calcolare i nostri punteggi per ciascun paese per determinare i paesi più infelici del mondo in questo momento, classificandoli dai paesi meno infelici a quelli più infelici. L’elenco è presentato in ordine crescente di punteggio, dove i punteggi più alti corrispondono a livelli più alti di infelicità.
Va sottolineato che i luoghi del mondo analizzati dal rapporto, dove l’infelicità, la povertà e la guerra sono presenti, sono soltanto quelli riconosciuti da tutti come Stati. Per questo motivo non compaiono nell’elenco realtà di terribile dolore come Gaza e i Territori occupati, il Sahara Occidentale del popolo Sahrawi e altri.
30 Laos
Punteggio totale: 64,1
Il Laos è un paese senza sbocco sul mare nel sud-est asiatico, noto per il suo terreno montuoso e le diverse culture etniche. Sebbene i dati specifici sulla felicità siano limitati, il Laos deve affrontare sfide legate alla povertà, all’accesso limitato all’assistenza sanitaria e all’istruzione e alle restrizioni politiche.
29 Cambogia
Punteggio totale: 64,3
La Cambogia si trova nel sud-est asiatico ed è nota per la sua ricca storia, incluso l’antico complesso del tempio di Angkor Wat. I tassi di povertà sono elevati in Cambogia, molti dei quali affrontano difficoltà economiche e un accesso limitato ai servizi di base. Anche l’instabilità politica e le questioni relative ai diritti umani contribuiscono all’infelicità.
28 Somalia
Punteggio totale: 64,3
La Somalia si trova nel Corno d’Africa e ha vissuto decenni di conflitti, instabilità e crisi umanitarie. Conflitti, povertà, insicurezza alimentare e mancanza di accesso ai servizi di base contribuiscono all’infelicità in Somalia. Il paese deve affrontare anche sfide legate alla pirateria e al terrorismo.
27 Eritrea
Punteggio totale: 65
L’Eritrea si trova nel Corno d’Africa e ha ottenuto l’indipendenza dall’Etiopia nel 1993 dopo una lunga guerra. La limitata libertà politica, le violazioni dei diritti umani e il servizio nazionale obbligatorio contribuiscono all’infelicità in Eritrea. Il paese deve affrontare anche sfide legate alla povertà e alla stagnazione economica.
26 Iraq
Punteggio totale: 66,6
L’Iraq si trova in Medio Oriente e ha affrontato anni di conflitti, instabilità politica e terrorismo. La violenza continua, gli sfollamenti, le difficoltà economiche e la mancanza di accesso ai servizi di base contribuiscono all’infelicità in Iraq. Il paese deve affrontare anche sfide legate alla corruzione e alle tensioni settarie.
25 Venezuela
Punteggio totale: 67,1
Il Venezuela si trova in Sud America e dispone di vaste riserve petrolifere, ma negli ultimi anni ha vissuto un collasso economico e disordini politici. L’iperinflazione, la carenza di cibo e medicinali, la repressione politica e le violazioni dei diritti umani contribuiscono all’infelicità del Venezuela. Milioni di persone sono fuggite dal Paese cercando migliori opportunità altrove.
24 Myanmar (Birmania)
Punteggio totale: 68,3
Il Myanmar si trova nel sud-est asiatico e ha una popolazione diversificata con vari gruppi etnici. La repressione politica, i conflitti etnici, le violazioni dei diritti umani e le sfide economiche contribuiscono all’infelicità in Myanmar. Il colpo di stato militare del 2021 ha ulteriormente esacerbato le tensioni e l’instabilità.
23 Nepal
Punteggio totale: 70,1
Il Nepal si trova nell’Asia meridionale ed è noto per le sue splendide montagne dell’Himalaya e il ricco patrimonio culturale. La povertà, l’instabilità politica, i disastri naturali e la mancanza di accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione contribuiscono all’infelicità del Nepal. Il paese deve affrontare anche sfide legate alla corruzione e alla governance debole.
22 Pakistan
Punteggio totale: 70,1
Il Pakistan si trova nell’Asia meridionale ed è noto per i suoi diversi paesaggi, tra cui montagne, pianure e aree costiere. Povertà, instabilità politica, terrorismo e violenza settaria contribuiscono all’infelicità del Pakistan. Il paese deve affrontare anche sfide legate alla corruzione e alla governance debole.
21 Etiopia
Punteggio totale: 70,2
L’Etiopia si trova nel Corno d’Africa ed è nota per la sua storia antica, culture diverse e paesaggi mozzafiato. Povertà, repressione politica, tensioni etniche e conflitti contribuiscono all’infelicità in Etiopia. Il Paese deve affrontare anche sfide legate all’insicurezza alimentare, ai disastri naturali e alle violazioni dei diritti umani.
20 Nigeria
Punteggio totale: 70,5
La Banca Mondiale riferisce che nel 2019 oltre il 40% della popolazione della Nigeria viveva al di sotto della soglia di povertà nazionale. Secondo l’UNICEF, la Nigeria ha uno dei tassi di bambini che non frequentano la scuola più alti al mondo, con milioni di bambini che non hanno accesso all’istruzione a causa della povertà e dell’insicurezza.
19 Bangladesh
Punteggio totale: 70,7
La Banca Mondiale stima che nel 2020 oltre il 20% della popolazione del Bangladesh vivesse al di sotto della soglia di povertà nazionale. Il Bangladesh deve affrontare sfide legate a disastri naturali, con cicloni, inondazioni e altri eventi meteorologici estremi che aggravano la povertà e gli sfollamenti.
18 Liberia
Punteggio totale: 71,1
La Banca Mondiale riferisce che nel 2019 oltre il 50% della popolazione della Liberia viveva al di sotto della soglia di povertà nazionale. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, la Liberia ospita oltre 97.000 rifugiati e richiedenti asilo, mettendo a dura prova risorse e servizi già limitati.
17 Mozambico
Punteggio totale: 71,1
La Banca Mondiale stima che nel 2018 oltre il 70% della popolazione del Mozambico vivesse al di sotto della soglia di povertà nazionale. L’UNDP riferisce che il Mozambico si colloca tra i più bassi al mondo nell’indice di sviluppo umano, con un ISU di 0,456 nel 2020.
16 Malawi
Punteggio totale: 74,2
La Banca Mondiale riferisce che nel 2019 oltre il 50% della popolazione del Malawi viveva al di sotto della soglia di povertà nazionale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Malawi ha uno dei tassi di prevalenza di HIV/AIDS più alti al mondo, contribuendo alle sfide sanitarie e alla povertà.
15 Guinea
Punteggio totale: 75,1
La Banca Mondiale stima che nel 2019 oltre il 55% della popolazione della Guinea vivesse al di sotto della soglia di povertà nazionale. Secondo il Programma alimentare mondiale, oltre 1,5 milioni di persone in Guinea soffrono di insicurezza alimentare, con sfide economiche e cambiamenti climatici che aggravano la carenza di cibo.
14 Sierra Leone
Punteggio totale: 76,3
La Banca Mondiale riferisce che nel 2018 oltre il 55% della popolazione della Sierra Leone viveva al di sotto della soglia di povertà nazionale. L’indice di sviluppo umano (HDI) dell’UNDP colloca la Sierra Leone tra i più bassi al mondo, con un HDI di 0,438 nel 2020.
13 Madagascar
Punteggio totale: 76,1
La Banca Mondiale stima che nel 2019 oltre il 75% della popolazione del Madagascar vivesse al di sotto della soglia di povertà nazionale. Secondo l’UNICEF, il Madagascar ha uno dei tassi di malnutrizione infantile più alti al mondo, con oltre il 47% dei bambini sotto i cinque anni che soffrono di malnutrizione cronica .
12 Sudan
Punteggio totale: 78,3
La Banca Mondiale riferisce che nel 2019 oltre il 40% della popolazione del Sudan viveva al di sotto della soglia di povertà nazionale. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) stima che oltre 13 milioni di persone in Sudan necessitano di assistenza umanitaria a causa del conflitto, sfollamenti e sfide economiche.
11 Zimbabwe
Punteggio totale: 79,9
La Banca Mondiale stima che nel 2019 oltre il 70% della popolazione dello Zimbabwe vivesse al di sotto della soglia di povertà nazionale. Secondo il Programma alimentare mondiale, oltre il 60% degli zimbabwe soffre di insicurezza alimentare, con sfide economiche che aggravano la carenza di cibo e la malnutrizione.
10 Niger
Punteggio totale: 80
La Banca Mondiale stima che nel 2019 oltre il 40% della popolazione del Niger vivesse al di sotto della soglia di povertà nazionale. L’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura riferisce che oltre 2,1 milioni di persone in Niger si trovano ad affrontare l’insicurezza alimentare, esacerbata dai cambiamenti climatici e dalle sfide ambientali.
9 Ciad
Punteggio totale: 81,7
La Banca Mondiale riferisce che nel 2018 oltre il 40% della popolazione del Ciad viveva al di sotto della soglia di povertà nazionale. Secondo l’UNHCR, il Ciad ospita oltre 470.000 rifugiati e richiedenti asilo, mettendo a dura prova risorse e servizi già limitati.
8 Burundi
Punteggio totale: 81,7
La Banca Mondiale stima che nel 2019 oltre il 60% della popolazione del Burundi vivesse al di sotto della soglia di povertà nazionale. L’Istituto per l’Economia e la Pace classifica il Burundi come uno dei paesi meno pacifici al mondo, con continui disordini politici che contribuiscono all’instabilità e alla sofferenza.
7 Siria
Punteggio totale: 86,7
Il Centro siriano per la ricerca politica stima che oltre l’80% dei siriani vivrà al di sotto della soglia di povertà a partire dal 2021, rispetto al 28% prima del conflitto. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati riferisce che oltre 6,7 milioni di siriani sono sfollati interni, mentre altri milioni cercano rifugio all’estero a causa di conflitti e violenze.
6 Yemen
Punteggio totale: 86,9
L’UNDP riferisce che lo Yemen si colloca tra i più bassi al mondo nell’indice di sviluppo umano, con un ISU di 0,470 nel 2020. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che il 20% della popolazione dello Yemen soffra di disturbi di salute mentale, con tassi probabilmente esacerbati dalle continue conflitti e crisi umanitarie.
5 Haiti
Punteggio totale: 87,1
La Banca Mondiale stima che oltre il 60% della popolazione di Haiti viva al di sotto della soglia di povertà nazionale, e molti di essi si trovano ad affrontare una povertà estrema. Secondo il Programma alimentare mondiale, oltre 4,4 milioni di persone ad Haiti soffrono di insicurezza alimentare, aggravata da disastri naturali e sfide economiche.
4 Sud Sudan
Punteggio totale: 87,3
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) riferisce che nel 2022 in Sud Sudan 7,2 milioni di persone avranno bisogno di assistenza umanitaria, ovvero oltre la metà della popolazione. La Banca Mondiale stima che il PIL pro capite del Sud Sudan fosse di soli 246 dollari nel 2020, tra i più bassi al mondo.
3 Afghanistan
Punteggio totale: 88,9
La Banca Mondiale stima che nel 2019 oltre il 54% degli afghani vivesse al di sotto della soglia di povertà nazionale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Afghanistan ha uno dei tassi di depressione e disturbi mentali più alti al mondo, esacerbato da anni di conflitto e insicurezza.
2 Repubblica Centrafricana
Punteggio totale: 90
L’indice di sviluppo umano (HDI) dell’UNDP colloca la Repubblica centrafricana tra i più bassi al mondo, con un HDI di 0,397 nel 2020. Il Programma alimentare mondiale riferisce che 2,8 milioni di persone nella Repubblica centrafricana necessitano di assistenza umanitaria a causa di conflitti e sfollamenti.
1 Repubblica Democratica del Congo
Punteggio totale: 91,2
La Banca Mondiale stima che nel 2018 oltre il 70% della popolazione della RDC vivesse al di sotto della soglia di povertà nazionale. Il Global Peace Index ha classificato la RDC come uno dei paesi meno pacifici al mondo, con conflitti in corso che contribuiscono all’instabilità e alla sofferenza.