I tuoi jeans, le tue scarpe e… la fabbrica-schiavitù

  #VediamociChiaro: un appello di «Abiti puliti»

#VediamociChiaro

https://www.produzionidalbasso.com/project/vediamocichiaro/

Sostenete la Campagna Abiti Puliti e aiutateci a realizzare un video informativo da diffondere tra i giovani e nelle scuole per raccontare la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo tessile e calzaturiero in Italia e nel mondo.

  • In alcune fabbriche che producono per grandi marchi le operaie sono arrivate a dover indossare gli assorbenti per non assentarsi neppure per andare in bagno.
  • Più di 500 operaie sono svenute in un anno in alcune fabbriche cambogiane che producono per notissimi marchi della moda e dello sport. Esauste e malnutrite lavoravano con almeno 37 gradi, senza neppure un ventilatore.
  • Le fabbriche del Bangladesh dove vengono cuciti i tuoi jeans, sono palazzi di molti piani con centinaia di operaie e dove le uscite di sicurezza sono spesso assenti o bloccate.
  • Un’operaia albanese deve lavorare un’ora intera per poter comprare un litro di latte, mentre a un’operaia inglese bastano 4 minuti di lavoro.

Queste sono solo alcune delle storie che la Campagna Abiti Puliti incontra nelle fabbriche tessili e calzaturiere nel mondo. Paesi come il Bangladesh o la Cina, la Romania o la Serbia, ma anche alcuni distretti produttivi in Italia, vivono delle situazioni di vera schiavitù: diritti negati, straordinari non pagati, abusi e vessazioni di ogni genere.

Aiutateci a raccontare queste storie per squarciare il velo di silenzio che le ricopre: le voci dei protagonisti, i dati, le denunce sono il primo passo per sostenere i lavoratori nella rivendicazione dei propri diritti. Aiutateci ad entrare in quelle fabbriche o laboratori a cui sindacati e organizzazioni della società civile non hanno accesso. Aiutateci a identificare le violazioni dei diritti umani e del lavoro con dati oggettivi. 

Grazie a tutti coloro che contribuiranno all’iniziativa

Deborah Lucchetti

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

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