Burkina Faso, Francia e truppe

redazione Diogene*

Il Burkina Faso ha chiesto alla Francia di spostare le sue truppe al di fuori del paese entro un mese. La richiesta in una lettera delle autorità locali a Parigi ottenuta e resa nota domenica scorsa dalla Afp.

La lettera del ministero degli Esteri pone fine all’accordo del 2018 in base al quale le truppe francesi erano regolarmente di stanza nel paese e fissa un termine di un mese per la loro partenza.

L’Afp ha ottenuto la lettera da una fonte diplomatica, che non è stata però in grado di dire se la Francia avesse riconosciuto o meno di aver ricevuto la lettera.

Alla domanda sulla lettera, l’ufficio del presidente francese ha dichiarato di essere ancora in attesa di conferma della posizione ufficiale al “più alto livello”.

Nella domenica appena trascorsa il presidente francese Emmanuel Macron, intervistato sulla richiesta di Ouagadougou affinchè i militari di Parigi lascino il paese, ha esortato alla prudenza.

Secondo Macron c’è “grande confusione tra le informazioni riportate dai media e ha specificato che spetta al leader della giunta militare, Ibrahim Traore, di prendere una posizione pubblica.

Una fonte vicina al governo di Ouagadougou ha confermato sabato scorso che la giunta voleva che le truppe francesi si ritirassero entro un mese.

La Francia ha 400 soldati delle forze speciali di stanza nel Burkina Faso per combattere un’insurrezione islamista, ma le relazioni con la giunta al potere si sono deteriorate negli ultimi mesi.

Da quando l’attuale regime militare si è insediato nello scorso settembre, ci sono state diverse manifestazioni nel paese che chiedevano la partenza dell’ambasciatore di Parigi e delle truppe francesi.

Altri osservatori indicano tra le altre cause della rottura l’avvicinamento del Burkina Faso alla Russia come partene rcommerciale, come già avvenuto per il Mali di recente

“La Russia è una scelta ragionevole in questa dinamica”, ha detto la scorsa settimana il primo ministro del Burkina Faso, Apollinaire Kyelem de Tembela, dopo un incontro con l’ambasciatore russo.

“Pensiamo che la nostra partnership debba essere rafforzata”, ha aggiunto. Kyelem de Tembela aveva visitato Mosca all’inizio di dicembre.

*diogeneonline.info 

ciuoti

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