Il Come Eravamo del Come Saremo: Dischi Volanti 3

di Mauro Antonio Miglieruolo

La Fantascienza come poesia per immagini, puntata numero 51

Romanzo suggerito, ma anche perorato: Philip K. Dick, I Giocatori di Titano.

Esiste una differenza evidente che permette di distinguere le caratteristiche fondamentali dei due giganti della fantascienza, Van Vogt e Dick. Il primo ha scritto testi che sono tra i più significativi (se non i più significativi) della fantascienza ed altri che sono a malapena leggebili; e il secondo ha prodotto una significativa mole di pagine quasi tutte di ottima qualità e qualcuna di buona qualità. Il primo, quando era in vena, riusciva a essere insuperabile; il secondo invece era sempre in vena.

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Da quale insospettabile lontananza arriva questa immagine? Non siamo tutti sulla stessa barca, che sta su un panfilo, chi su una zattera; tutti però unificati dalle aspirazioni, dai sogni, dalle speranze e del bisogno di avventura. La condizione diversa (ancora per quanto) la sostanza sottostante una.

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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