Il Come Eravamo del Come Saremo: Guerre del futuro 1
di Mauro Antonio Miglieruolo
La Fantascienza come poesia per immagini, puntata numero 90.
Guerre del futuro. Fondate non solo su soldati, ma – vogliamo essere ingenui? – anche sulle speranze, sui fiori e dolci “donnine” che ci strizzano l’occhio e in certa letteratura invitano a non prendersela troppo calda, per questioni come la vittoria sul prossimo che non ci portano da nessuna parte. Lontani sicuramente dalle gradevolezze che toccano all’uomo pacifico in armonia con il mondo.
In “zona cesarini” colgo l’occasione di suggerire un gran nome: Frederik Pohl, e il suo Alla fine dell’Arcobaleno (Editrice Nord).
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Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.