Il general-Amazon, 365, 730, cha-cha e marketing
di Gianluca Cicinelli con una vignetta rubata a Vauro e un disegno inedito di Benigno Moi. A seguire una nota “imbarazzata-imbarazzante” della redazione.
Stranito dal successo editoriale del generale Merdacci, primo nella classifica dei libri più venduti su Amazon e altrove, sono andato a dare un’occhiata curiosa alla classifica delle “merci che non tramontano mai” appunto Amazon.
Un libro è una merce come le altre, piaccia o meno il concetto; semmai è chi legge a conferire una sorta di magia bianca o nera, sacralità o dannazione. E con gli eccetera necessari.
Come avviene per i giornali, comprare libri non significa che verranno letti. Intanto però – partendo da una base media di 15 euro – per avere il libro devi acquistarlo. Quello del generale (che tremare il mondo fa?) costa 19 euro e 76 centesimi.
Anche il quotidiano Il Sole 24 ore – come impresa culturale si suppone meno mercificato di Amazon – quando pubblica la sua classifica dei libri, accanto a ognuno pone un pulsante per acquistarlo che porta alla pagina di Amazon: si suppone, anche qui, per guadagnarci qualche soldino di percentuale perchè la cultura, cha cha cha, poi ti cura, cha cha cha, con premura, cha cha cha.
Tanta pubblicità tante vendite, nessun mistero quindi per il successo del milite noto. Semmai, guardando la classifica di Amazon in questo momento, a stupire è un successo editoriale privo di pubblicità e sconosciuto ai più anche se è al secondo posto in classifica: «Manuale per la simulazione delle prove d’esame del concorso per l’Agenzia delle Entrate». Autori vari, copertina flessibile, Edizioni Simone concorsi, costa 49 euro e 40 centesimi. Un successo editoriale che si verifica nonostante sia un libro utile. Un successo che raddoppia, perchè al quinto posto della classifica Amazon figura con lo stesso titolo, autori ed editore, un sequel (anche se sai già come va a finire) dello stesso libro. Ce n’è anche un terzo per lo stesso concorso, dedicato agli Elementi di Diritto Processuale Civile, che però inspiegabilmente non ha ancora scalato le classifiche.
Sempre dedicato alla preparazione per il Concorso dell’Agenzia delle Entrate, c’è nella classifica Amazon dei libri più venduti in Italia, al dodicesimo posto, un altro autore, Tramontano, e altro editore, Maggioli, prezzo euro 39,90. Stessa solfa.
Al terzo posto della classifica Amazon figura «Oppenheimer. Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica» di Kai Bird e Martin J. Sherwin per Garzanti, 19 euro. Quarto è Paolo Crepet con «Prendetevi la Luna», sesta è Michela Murgia con «Accabadora», settima è Benedetta Rossi con «In cucina con la friggitrice ad aria, 200 ricette facilissime».
Ben lontani dal pretendere che questa classifica equivalga a una fotografia sullo stato “culturale”del Paese, possiamo trarre una conclusione utilitaristica. Tolte alcune anomalie legate a exploit imprevedibili come il generalissimo, attualmente in editoria vince la funzionalità sullo stupore.
Per questo motivo con Daniele Barbieri abbiamo pensato di valorizzare un aspetto non messo in evidenza da nessuna delle recensioni ricevute dal nostro «365». Non posso spiegarvi per intero – motivi di spoiler e forse di infodum – cosa c’entri il romanzo «365» con Amazon, ma vi assicuro che c’entra; anche se ciò non vi spingerà (o sì?) a comprarlo.
Tuttavia, prendendo spunto dal trend di Amazon, posso dirvi che il nostro libro ha una base di 15 centimetri per un’altezza di 21 cm e uno spessore di 1 cm. Che siate alle prese con un tavolino zoppicante come per l’esigenza di coprire una macchia sulla scrivania, sapete come regolarvi.
La nostra corsa alla scalata delle classifiche riparte dall’utilità. E siccome vogliamo scalare le classifiche – nonostante facciamo finta in pubblico di non essere competitivi in realtà siamo due rosiconi – d’ora in poi divideremo il mondo in due categorie: chi sta con «365» e chi sta con il 730 del «Manuale per la simulazione delle prove d’esame del concorso per l’Agenzia delle Entrate».
UNA NOTA COATTA DELLA REDAZIONE
Che a 74 anni db (cioè daniele barbieri) abbia scritto il suo primo romanzo è interessante; che lo abbia fatto a 4 mani (o chele?) con “Quinzio” alias Gianluca Cicinelli è curioso. Ovvio però che per codesto blog è motivo di lieve imbarazzo: db è tra i fondatori e scherzosamente “la bottega” si intitola a lui (con un gioco di parole, vecchio come il cucco) mentre Quinzio è fra i più attivi “esterni” grazie al lavoro dell’agenzia Diogene.
Fin qui tutto bene,
Fin qui tutto bene; come in quel film il problema è la caduta. La “bottega” ha ricevuto subito un paio di recensioni a «365» e le ha giustamente pubblicate (non è il primo caso di raddoppio, specie se ci sono opinioni non banali e magari divergenti). Adesso però ne sono arrivate otto, che sotto i nostri occhi sono subito diventate nove: per ordine di cognome da Calzolaio, Carbone, De Caldas Brito con Leone (a 4 mani dunque), Ghebreigziabiher, Maddalena, Martinelli, Masala fino a Ricciardiello e Via.
E adesso come ne usciamo? Pubblicarle tutte insieme ci sembra ridicolo. Cestinarle è offensivo. Metterle fra i commenti penalizzerebbe 9 persone che hanno scritto articoli (se no, avrebbero inviato un commento… giusto?). Scegliere solo quelle che ci piacciono è “da mascalzoni” ma comunque per una ragione o l’altro ci sembrano tutte interessanti anche dove affiorano critiche e si intravedono simboliche bastonate. Allora metterne una ogni tanto seguendo l’ordine alfabetico di autori-autrici? Mumble-mumble. Voi che dite? [La mini-red/azione dello strablog].
PS – Avrebbe concluso Dorothy Parker: tanto vale vivere.
Risposta alla nota coatta: scelga la redazione tempi e modi, ma pubblicate tutte e tutti, il mondo (senza verso preferenziale o privilegiato) deve sapere. Grazie!