«Il giardino del diavolo»: restano 69 giorni
E’ il nuovo romanzo di Maurizio Cometto: io vorrei leggerlo … e dunque invito un po’ di voi a sostenere il crowfunding
Cometto? Chi spesso passa per codesta “bottega” il Martedì – giorno dedicato al fantastico e dintorni (o anche il sabato per un appuntamento meno stabile con i racconti) – lo conosce.
Io lo amo. Platonicamente. Valerio Evangelisti pure e infatti ha scritto: «Se mi chiedessero, a bruciapelo, qual è l’autore italiano di narrativa fantastica che preferisco, risponderei Maurizio Cometto».
Qui in bottega ho recensito tuuuuuuuuutti i suoi libri usciti negli ultimi 10 anni e adesso attendo il nuovo, cioè «Il giardino del diavolo».
Che si presenta così: «Una favola nera, che affonda le radici nelle paure di Fabrizio, un bambino plagiato dalla madre, Elena Cocchi, che in paese si mormora essere una strega. Fra misteriose creature del fiume, impiccati che declamano lugubri filastrocche e magie in grado di renderti invisibile, spicca la voce di nonna Berenice, il fantasma di una vecchia morta suicida…».
Come funziona la campagna di crowdfunding sulla piattaforma bookabook? Al link sotto è possibile acquistare in pre-ordine una copia del libro non ancora pubblicato, sia ebook (a 6,99 euro) sia cartaceo (a 16 euro).
Se entro 100 giorni dalla partenza – oggi siamo a 45 prenotazioni e mancano 69 giorni – della campagna si raggiungerà l’obiettivo minimo di 200 copie pre-vendute, il libro verrà pubblicato e ciascun sottoscrittore lo riceverà.
Se si raggiungeranno le 60 copie i sottoscrittori lo riceveranno comunque, anche se non sarà pubblicato. Sotto le 60 copie chi ha sottoscritto verrà rimborsata/o ma il libro non vedrà la luce.
In ogni caso preordinando il libro sarà possibile scaricare il pdf come “bozza” (cioè senza l’editing finale che farà la casa editrice) quindi lo si potrà già leggere.
Informazioni e un’anteprima direttamente nella pagina: https://bookabook.it/libri/giardino-del-diavolo/
Mentre chiudo il post sento una vocina: «db, a me il gotico mica piace tanto». Cara voce sarò franco: neanche io amo gotico e neo-gotico particolarmente; però Cometto sì, perchè scrive sempre bene e a volte benissimo: questo conta molto più di etichette cioè generi, sottogeneri, sub-generi, sui generis….