Il giudice: l’ex CarispCesena ridia i soldi

di Davide Fabbri e Franco Faberi (*)

VITTORIA CONTRO CREDIT AGRICOLE (ex Cassa Risparmio di Cesena): il Giudice dà ragione ai nostri azionisti e restituisce 110.000 euro.

Desideriamo comunicare all’opinione pubblica la soddisfazione di alcuni risultati positivi dell’attività di coordinamento del nostro «Comitato Difesa Risparmiatori ex Cassa Risparmio Cesena» ottenuti a favore dei propri associati.

Il Tribunale di Forlì (sezione civile) ha accolto recentemente tre importanti ricorsi relativi all’acquisto di azioni CarispCesena da parte di tre investitori. Le somme risarcite sono rispettivamente pari a 50.000,00 euro, 40.000,00 euro e 20.000,00 euro.

A differenza di altri ricorsi vinti – presentati in ACF (Arbitro Controversie Finanziarie) e a cui Credit Agricole non ha dato esecuzione – queste sentenze del Tribunale di Forlì sono vincolanti ed immediatamente esecutive.

Le decisioni del Giudice si fondano sul mancato rispetto degli obblighi informativi da parte dell’istituto di credito. In particolare è stata accolta la tesi del mancato rispetto degli obblighi informativi conseguenti al carattere illiquido delle azioni. Vi è stata cioè violazione della normativa concernente gli obblighi informativi gravanti sulla banca derivanti dal fatto che le azioni vendute erano prodotti finanziari illiquidi, cioè azioni per le quali sussistevano difficoltà, ostacoli o limitazioni allo smobilizzo.

Le decisioni del Tribunale sono importanti in quanto si fondano tutte sulle medesime argomentazioni, dettando un criterio che, in linea di principio, è applicabile a tutti gli acquisti delle azioni della ex Cassa di Risparmio di Cesena.

Quanto sopra potrebbe, sempre in linea di principio, essere replicato anche in tema di acquisto di azioni della ex Cassa di Risparmio di Rimini (ex Carim, ora Credit Agricole) in quanto anch’esse rientrano nella categoria dei titoli illiquidi.

Tuttavia hanno unicamente titolarità a presentare ricorso gli investitori che hanno interrotto, inviando specifica missiva, la prescrizione entro 10 anni dall’acquisto delle azioni, così come da indicazioni del nostro Comitato.

Conseguentemente, qualora ciò non fosse avvenuto, gli acquisti antecedenti al 14 febbraio 2012 o, meglio, gli acquisti antecedenti 10 anni rispetto alla data della lettera di interruzione della prescrizione che l’investitore effettuasse in futuro non potranno trovare tutela giudiziale in quanto prescritti.

Le cause sono state patrocinate dall’avvocato Simone Morigi dello Studio Abbondanza di Cesenatico, che ringraziamo vivamente per il prezioso lavoro svolto.

Cesena, 15 febbraio 2022

(*) a nome del «Comitato Difesa Risparmiatori ex Cassa di Risparmio di Cesena»

In “bottega” abbiamo seguita questa vicenda e altre simili; vedi a esempio Il fallimento della Fondazione Cassa Risparmio Cesena, Crc: i conti non tornano per i risparmiatori e Cesena, una proposta indecente ai risparmiatori Crc

La vignetta – scelta dalla “bottegsa” – è di Vauro.

 

Redazione
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Un commento

  • CLAUDIO MAZZOLANI

    Queste sono le notizie che fanno si che si continui a lottare e a sperare lottando.
    Bravissimi, farsi ridare dei soldi dalle banche non è cosa da poco.

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