Il nostro Kurdistan
Un video di Elena Martinelli. E diamo una mano tutte/i, come fa ZeroCalcare, a sostenere i progetti solidali con un comunicato di «Verso il Kurdistan».
UN video che percorre l’intera serata del 14 settembre in Alessandria con Zerocalcare e Yilmaz Orcan è stato realizzato da Elena Martinelli, che ringraziamo.
Insieme al video alleghiamo i progetti che le associazioni ci hanno consegnato a Shengal e al Campo Rifugiati di Makhmour sui quali da oggi siamo impegnati e per i quali chiediamo la partecipazione di Rete Kurdistan, di associazioni e singoli.
I nostri progetti a Shengal e al Campo rifugiati di Makhmour in Kurdistan Bashur (nord Iraq)
Sono progetti sanitari come l’ospedale di Borek, nel territorio di Shengal, in un territorio popolato da 30 mila abitanti privi di qualsiasi struttura sanitaria, con le donne costrette a partorire in casa, con gravi rischi per la propria salute. Costo del progetto 190 mila dollari.
Sono anche progetti di rinascita, di ripresa della vita, in quelle terre che hanno conosciuto l’orrore dell’Isis, come:
– Una sartoria per le donne, del costo di 11.650 euro.
– Una scuola di computer e di lingua kurda kurmangi per ragazzi, per un costo di
15.000 dollari.
– Le attrezzature per due asili: asilo di Xanasor del costo di 14.700 dollari e asilo di Sengal del costo di 16.650 euro.
Ai progetti di Shengal, vanno aggiunte le attrezzature mediche previste per il presidio sanitario del Campo rifiugiati di Makhmour.
Avviamo da oggi una grande raccolta fondi per realizzare al più presto i progetti che ci hanno richiesto Ezidi e kurdi, vittime di una persecuzione senza tempo.
Chi volesse, può aiutare versando i contributi al seguente IBAN: IT17 Q030 6909 6061 0000 0111 185 intestato ad Associazione Verso il Kurdistan Odv, con la seguente causale: «sostegno ai progetti di Shengal e del Campo rifugiati di Makhmour».
SONO RIVOLI, MA NEL DESERTO SONO VITALI
INFO: 335 7564743 (Antonio) – 333 5627137 (Lucia)
