Il pentolone del 9 dicembre
di Rom Vunner
Cosa bolle in pentola per il 9 dicembre? Nulla di buono, questo è sicuro. Basta l’invito per capire di cosa si tratti: Sei italiano? Chiaro? È una protesta per soli italioti. In effetti in uno dei video promozionali appare l’uomo nero, cattivo e portatore di insicurezza. Basta anche il titolo: rivoluzione! Chiamano a una sommossa ma la chiamano rivoluzione che fa figo e fa pensare alla libertà e non ai colonnelli. Bastano le istruzioni: ogni presidio è agli ordini diretti di pinco pallo. Agli ordini diretti, uela, qui non si scherza ci sono i capetti, non serve pensare. Basta lo scopo: rovesciare il sistema e instaurare un governo militare. Capito di cosa si tratta? Basta un ricordo storico: la chiamano la rivoluzione dell’Immacolata, come il golpe Borghese.
Nel frattempo Alfano grida al pericolo stragista. È passabile dire “la solita vecchia merda che ogni tanto cerca di affiorare”? È possibile che qualcuno ci caschi? Certo che è possibile, per 20 anni qui si è votato Berlusconi e la Lega, cosa rimane da stupirsi?
segnalo che oggi alle 9 su RADIAZIONE (potete ascoltarla anche in rete ovviamente) e sulle 10.15 circa ci sarà un approfondimento sulla mobilitazione reazionaria in Europa. Qui sotto alcuni passaggi del comunicato:
Parleremo della “rivoluzione” del dicembre promossa, praticamente solo via web, dai fasci a cui i media hanno dato ampia pubblicità. (Inutile ricordare che le parole d’ordine sono no partiti, no sindacati, solo cittadini italiani, no provocazioni, no aggressioni alla polizia).
Ripercorreremo brevemente alcuni fatti relativi alle aggressioni da parte dei fasci o agli scontri con gli stessi, come a Torino, per poi allargare il discorso e l’analisi al resto d’Europa dove in contesto di crisi la mobilitazione reazionaria aumenta: si inaspriscono le misure anti immigrazione e crescono i gruppi d’estrema destra, soprattutto nell’Est.
Infatti riparleremo brevemente del caso già affrontato della Slovacchia (vittoria del partito d’estrema destra) e soprattutto dei recenti scontri in Ucraina fomentati da Ue e Nato.