Imola: l’Archivio storico della Fai
di Claudio Mazzolani
Storia dell’ASFAI ed attività culturali
Ad Imola, nei pressi della Rocca Sforzesca, nei locali del complesso dell’ex Annunziata, ha sede l’Archivio Storico della FAI (Federazione Anarchica Italiana). Un archivio di grande interesse storico e culturale che dal 2010 è posto sotto la tutela della Sovrintendenza dei Beni Archivistici della Regione Emilia-Romagna.
Come e quando nasce l’ASFAI
Durante il XVII congresso della Federazione Anarchica Italiana, tenuto a Carrara tra l’1 e il 3 novembre 1985, viene deciso di costituire una Commissione per la creazione di un Archivio Storico della stessa FAI. Nei mesi successivi, attraverso circolari interne, la Commissione Archivio Storico chiede a tutti i gruppi federati e ai militanti anarchici di quali materiali e documenti disponessero. Infatti l’obiettivo primario della costituzione dell’archivio era proprio quello di raccogliere i materiali della Federazione, “dispersi” nelle varie sedi dei gruppi federati. Quindi creare le possibilità per ricostruire, sui documenti, la vitta, la storia, l’attività della Federazione.
La prima grande difficoltà riscontrata dalla Commissione Archivio Storico è stata proprio quella di reperire documenti della FAI a quaranta anni dalla costituzione della stessa organizzazione, fondata a Carrara nel 1945.
La prima sede a Pisa
Il primo nucleo dell’Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana (ASFAI) viene ospitato presso la sede della Biblioteca Franco Serantini a Pisa. La Biblioteca Franco Serrantini esisteva già da qualche anno. Fu fondata, infatti, nel 1979 in ricordo di Franco Serantini, un giovane anarchico antifascista morto in carcere a seguito di un interrogatorio della polizia. La Biblioteca Franco Serantini nel 1986 aveva perso la propria sede per un mancato rinnovo del contratto di locazione e per qualche anno non ebbe una sede stabile.
Il trasferimento a Imola
Nel 1988, a seguito di una decisione congressuale della FAI, l’Archivio Storico viene trasferito a Imola presso la sede del Gruppo di Studi Sociali “Errico Malatesta” in via selice 79, nei locali dell’ex macello. E vi rimane fino al 1993, quando il Gruppi di Studi Sociali e l’Archivio ricevono in affitto dal comune di Imola un altro locale in via Fratelli Bandiera presso il complesso dell’ex Annunziata.
Nel 2005 l’Archivio Storico viene trasferito in un’altra porzione dello stesso complesso allo stesso numero civico, in un locale più ampio e spazioso, sicuramente più adatto per un Archivio Storico che negli anni si arricchisce sempre più di documenti donati da persone private e da gruppi anarchici federati.
La nuova sede viene inaugurata il 17 dicembre del 2005 con un evento durante il quale viene anche presentato il Dizionario biografico degli anarchici italiani, alla presenza di Luigi Di Lembo dell’Università di Firenze e Alessandro Luparini dell’Istituto storico della Resistenza in Ravenna e provincia.
Gli eventi organizzati negli ultimi anni dall’ASFAI
70 anni dalla fondazione della FAI
Si è tenuto nell’ottobre del 2016 nella Sala dell’Annunziata a Imola, l’antica chiesa del XVII secolo, il Convegno storico per il settantesimo anno dalla fondazione della Federazione Anarchica Italiana. Un evento molto partecipato con delegazioni da diverse regioni italiane. Il convegno ha contribuito alla ricerca storiografica dell’anarchismo italiano. Durante il convegno sono state approfondite le esperienze dei gruppi anarchici territoriali e condivisa la memoria dei militanti che hanno attraversato la storia della FAI.
80 anni dalla fine della guerra civile spagnola
La guerra civile spagnola, in cui hanno preso parte anche anarchici ed antifascisti italiani ed imolesi, ebbe fine nel 1939. Nel 2019, in occasione dell’ottantesimo anniversario, l’Archivio Storico della FAI, insieme al CIDRA e alla collaborazione della Biblioteca Comunale di Imola, ha organizzato un evento commemorativo con una mostra espositiva di documenti ed oggetti della guerra e conferenze. Tra i relatori dell’evento Alfredo Gonzalez, storico della Federacion Anarquista Iberica, Enrico Acciai, dell’Università degli Studi di Bologna, Andrea Torre, archivista dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Massimo Ortalli dell’ASFAI e Giuliana Zanelli del CIDRA.
50 anni dalla strage di piazza Fontana
Il 2019 è stato anche il cinquantesimo anniversario dalla strage di piazza Fontana a Milano. L’ordigno azionato da mano fascista il 12 dicembre provocò l’uccisione di 17 persone e il ferimento di altre 88. Tre giorni dopo nella Questura di Milano morì Giuseppe Pinelli, anarchico ed antifascista del circolo Ponte della Ghisolfa, in circostanze mai chiarite per la giustizia italiana.
L’evento organizzato dall’Archivio Storico, in collaborazione con il CIDRA, è stato suddiviso in due giornate. Il 10 dicembre Gabriele Fuga, avvocato penalista e autore del libro “Pinelli. La finestra è ancora aperta”, ha discusso sui mandanti e gli esecutori di quella orrenda strage. Il 20 dicembre Benedetta Tobagi, figlia del giornalista Walter ed autrice del libro “Piazza Fontana. Il processo impossibile”, con Massimo Varengo della Federazione Anarchica di Milano hanno discusso dei processi, degli avvenimenti e delle lotte sociali che hanno coinvolto il nostro paese durante gli anni della strage di piazza Fontana.
Centenario di “Umanità Nova”
Nell’anno della pandemia, dei lockdown e delle limitazioni, le attività dell’Archivio Storico sono state meno intense ma non si sono arrestate. Per il 14 marzo 2020 era prevista la Giornata di Studi per il centenario del giornale anarchico, fondato da Errico Malatesta, Umanità Nova. A causa del lockdown l’evento è stato rimandato ed è stato effettivamente svolto domenica 16 ottobre. La Giornata di Studi ha visto esporre 14 relazioni su diversi aspetti della storia di Umanità Nova. L’evento è stato introdotto da Massimo Ortalli dell’ASFAI. Alcuni degli interventi sono stati tenuti in collegamento audio e video. La maggior parte dei relatori hanno relazionato di persona nella sala del CIDRA dove si è tenuto l’evento. Ad intervenire sono stati militanti che hanno fatto parte o fanno ancora parte della redazione di Umanità Nova.
gli anarchici sono dei….conservatori