camminare
in fila indiana,
lungo
uno stretto sentiero
tra i monti,
è bello, confortevole
e istruttivo:
costrizione
che libera,
singolarità
in unione:
come parole
ordinate
lungo il senso
del filo
d’un chiaro
discorso
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net