In Germania se non paghi la multa del bus finisci in galera

redazione Diogene*

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Un uomo di Berlino è stato imprigionato per 141 giorni, quasi cinque mesi, perché non poteva pagare una multa di 141 euro per aver preso l’autobus senza biglietto. Tuttavia, il Freedom Fund è intervenuto e ha contribuito alla sua liberazione, insieme ad altre 66 persone in tutta la Germania. L’iniziativa del Freedom Fund si propone di depenalizzare l’arresto per mancanza di biglietto e di pagare le multe delle persone detenute per questo motivo.

Sin dalla sua fondazione nel dicembre 2021, la campagna ha già portato alla liberazione di 783 persone in tutto il paese, eliminando un totale di 149 anni di reclusione e risparmiando allo Stato circa 11,6 milioni di euro di spese carcerarie. Le multe totali ammontano a poco meno di 720.000 euro.

Nel caso specifico dell’uomo di Berlino, il costo giornaliero della sua detenzione superava l’importo totale della multa che doveva pagare. Il Freedom Fund calcola che il costo totale della sua punizione sarebbe stato 150 volte l’importo dovuto.

La campagna del Freedom Fund, chiamata “Freedom Day”, ha finanziato la liberazione dei 67 detenuti, versando quasi 51.000 euro lunedì. Per la prima volta, la campagna “9-Euro-Fonds” ha contribuito ai costi, con un versamento di circa 10.000 euro. Si prevede una futura collaborazione tra le due campagne, considerandole come progetti gemelli.

L’obiettivo principale è offrire aiuto alle persone che non possono permettersi un biglietto per il trasporto pubblico locale, eliminando la sanzione penale. La campagna mira a rendere il trasporto locale più accessibile anche per coloro che si trovano in situazioni economiche difficili. Attualmente, viaggiare senza biglietto è considerato un reato penale in base al codice penale tedesco, specificamente alla sezione 265a introdotta dai nazisti nel 1935.

Ciò significa che coloro che non possono pagare la multa devono scontare un giorno di reclusione per ogni giorno di tariffa giornaliera. Questo colpisce principalmente le persone svantaggiate economicamente, poiché se non possono permettersi un biglietto, difficilmente potranno pagare una multa.

Ogni anno, più di 50.000 persone vengono incarcerate in Germania per pene detentive sostitutive, la maggior parte delle quali è dovuta alla mancanza di un biglietto valido durante i viaggi in autobus o treno.

La coalizione politica chiamata “semaforo” ha promesso di riesaminare sia il reato penale sia le alternative alla detenzione. A metà marzo, il Ministero della Giustizia guidato da Marco Buschmann (FDP) ha presentato una proposta di riforma della legge sulle sanzioni, che include anche sanzioni sostitutive. Secondo il progetto, la durata della reclusione sarebbe ridotta del 50%, con due tariffe giornaliere che verrebbero compensate con un giorno di reclusione.

Complessivamente, l’obiettivo della riforma è mantenere le sanzioni come strumento di deterrenza, ma riducendo la durata complessiva della reclusione. Tuttavia, al momento, la depenalizzazione del viaggio senza biglietto è solo un annuncio e non sono ancora state definite le modalità specifiche o un progetto di legge.

La situazione attuale evidenzia la necessità di affrontare il problema di viaggiare senza biglietto in modo più equo ed efficace, senza ricorrere alla detenzione come unica opzione punitiva. Le iniziative come il Freedom Fund stanno cercando di porre fine a una pratica che colpisce principalmente le persone svantaggiate economicamente, offrendo un sostegno finanziario e lavorando per cambiare le leggi esistenti.

È auspicabile che le autorità competenti, compreso il governo tedesco, continuino ad affrontare questo problema in modo adeguato, prendendo in considerazione soluzioni alternative alla detenzione e promuovendo un accesso equo al trasporto pubblico per tutti i cittadini.

*diogeneonline.info 

Foto di Florian Kurrasch su Unsplash

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