Solidarietà con le sorelle argentine e brasiliane…

… per gli attacchi alla democrazia e all’autodeterminazione che stanno vivendo.

Appello di Non una di meno Modena

 

Non una di meno di Modena lancia questo appello in solidarietà con le sorelle argentine e brasiliane per gli attacchi alla democrazia e autodeterminazione che stanno vivendo.

Chi intende aderire è invitatə a inviare la propria foto con questi hashtag o messaggi  entro martedì nove luglio a nudmmodena@bruttocarattere.org

#Argentinanosevende #Mileicriminal #Son30000 #Son30400
#criançanãoèmãe #Abortolegaljá #nãoaoPldoestupro #foraLira

Il numero 30 mila fa riferimento ai desaparecidos

Il 30400 include anche le persone Lgbt+

Ecco il testo dell’appello:

“In Argentina, la situazione politica, economica e sociale è drammatica. Un governo di estrema destra con un presidente “anarco-capitalista” che esaspera l’individualismo, nega il cambiamento climatico e la violenza maschile sulle donne, per il quale i diritti umani sono un’aberrazione e lo stato sociale deve essere distrutto ai fini di liberalizzare completamente il mercato. I suoi elettori e sostenitori sono soprattutto maschi giovani di tutti i settori sociali, che non hanno prospettiva di futuro e che si sono coalizzati dietro un discorso misogino. In questi giorni si sta discutendo nel parlamento la forma finale che avrà la Ley de bases che è già stata approvata dalle due camere con alcune modifiche. Tra altre cose questa legge prevede tagli ai servizi pubblici e privatizzazioni, smantellamento dei beni comuni, minor tassazione ai ricchi e ai padroni, riforma del lavoro e altre misure contro i lavoratori. Durante il suo dibattito, mentre si svolgeva una manifestazione pacifica alcune persone con il volto coperto hanno bruciato cose e se ne sono andate tranquillamente in presenza della polizia. Dopodiché si è scatenata una feroce repressione con la chiara intenzione di seminare il terrore per far desistere i cittadini di esprimere il loro dissenso.

Trentacinque persone sono state arrestate e più di 100 ferite. Dopo la repressione, il procuratore e il giudice si sono immediatamente allineati al governo nazionale, che denuncia un “colpo di Stato” e che gli “incidenti” sono stati compiuti da organizzazioni “terroristiche”, il che è assolutamente assurdo ma è ciò che tiene ancora in carcere 5 persone. Milei aveva promesso di distruggere la “casta” e governa con i personaggi più sinistri di governi ultra liberali precedenti.

In Brasile sono in corso grandi manifestazioni contro un progetto di legge (PL1904) – presentato da deputati evangelici reazionari – che prevede fino a 20 anni di carcere per le donne che abortiscono, incluse le donne vittime di stupri. Oggi in Brasile l’aborto è illegale e punito con il carcere (3 anni): è consentito solo in caso di stupro e malformazione cerebrale del feto. Le grandi manifestazioni in corso in questi giorni, che vedono migliaia di donne e persone lgbt+ in prima linea, chiedono il ritiro del progetto di Legge. Se invece dovesse passare di fatto una donna stuprata che abortisce rischierebbe più anni di carcere dello stupratore.”

 

Con rabbia e amore sororo scrivono le compagne di Non una di Meno di Modena.

Con rabbia e amore sororo scrivono in questi giorni le Abuelas de Plaza de Mayo in difensa dei diritti umani e per non cessare la ricerca dei propri nipoti (1)

Con rabbia e amore sororo aderiamo, perché il silenzio è sempre complice.

 

  1. Vedere la loro petizione da questa nota da cui è tratta anche la foto di repertorio https://www.abuelas.org.ar/prensa-y-difusion/noticias/1944  
Teresa Messidoro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *