Incendio nell’ospedale di Loiano
di Vito Totire (*)
«Chiediamo una rapida ed efficace indagine conoscitiva da parte della Ausl»
L’incendio partito (secondo notizie diffuse dalla stampa) da un carrello dei rifiuti è un evento sentinella da non sottovalutare anche perché associato alla diffusione di “voci” di piccoli incendi dolosi – in paese – negli ultimi tempi.
In altre circostanze a Loiano incendi o smaltimenti abusivi (zona Ca’ di romagnolo) o fatti gravi come il ritrovamento del lupo ucciso (nel 2018) in via Zena sono stati seguiti da affermazioni, insinuazioni e/o rassicurazioni senza seguito.
Ma poi spesso non se ne sa nulla e i “casi” vanno nel dimenticatoio.
Salvo nel caso dell’omicidio colposo di Turrini (**) che fu seguito dopo – con la dinamica del “the day after” – dal potenziamento dell’illuminazione esterna.
A ogni buon conto, considerata la professionalità e la buona formazione del personale alle pulizie, un incendio che parte da un carrello dei rifiuti è un evento “strano” che merita, senza essere enfatizzato, di essere approfondito anche e soprattutto per il contesto problematico dal punto di vista della sicurezza, della protezione e di eventuali necessità di evacuazione delle persone assistite.
Attendiamo con fiducia una rapida ed efficace indagine da parte del Servizio di prevenzione e protezione della Ausl e da parte dell’Uopsal (servizio di vigilanza ne luoghi di lavoro).
Loiano, 6.3.2020
(*) Vito Totire è medico del lavoro
LA FOTO è ripresa da www.bolognatoday (dove è siglata D. Z.)