Io mi ricordo di «Mario della Piaggio»…
… mentre i media italiani piangono sulla Vespa a “rischio Trump”
Ognuno ha la memoria che si merita
Sui media italiani di oggi grande sdegno perché il “protezionista” Trump potrebbe danneggiare la Vespa. Sul quotidiano che fu di Antonio Gramsci – ma ora è di Renzi-Staino – la prima pagina apre su una serie di Vespe a colori da far invidia a quel gran paraculo di Andrew Warhola Jr più noto come Andy Warhol. Ovviamente tuuuuuutti si ricordano – commossi alle lacrime – di «Vacanze romane», il film di William Wyler, con Gregory Peck e Audrey Hepburn, che fu praticamente un spot mondiale per la Vespa. Io mi ricordo di altre cose invece rispetto alla Vespa cioè alla famiglia Piaggio. Eccone due.
Ieri, «povero Mario ti hanno licenziato»
Nel 1968 il «Canzoniere Pisano» inizia a cantare – poi sarà incisa anche su un disco – «Mario della Piaggio» nota anche come «Povero Mario». Qui sotto il testo, rabbioso di fronte all’ingiustizia. In rete (*) lo trovate anche con lievi varianti, come capita ai testi che girano di bocca in bocca e magari vengono un po’ storpiati, interpretati, adattati.
Povero Mario, ti hanno licenziato
eri il più bravo di tutto il capannone
ma il tempo è tempo, e trenta pezzi all’ora
per quel merda del controllo non sono tanti.
Trenta è la regola, e un po’ di più non guasta
l’ha detto Piaggio all’ultima riunione.
Chi fa di meno si cambia e mi dispiace
ma la catena non si ferma, non c’è ragione,
Povero Mario, s’era fatto male
Quando allo sciopero di due giorni prima
quel celerino con la ghigna cane
gli calò la mazzata sulla spalla.
Andava piano, con la spalla gonfia
a montà i pezzi dietro alla catena.
E il caporale, ruffiano del padrone
con l’orologio in mano stava a ride’.
Ma un giorno Mario, vedrai quella catena
si fermerà perché nelle turbine
ci si butta padrone e caporale
che stanno bene insieme, insieme morti.
(*) a esempio qui https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=34438 ma anche nel libro «Canzoni per il potere operaio» del Gruppo del Canzoniere Pisano, Edizioni del gallo.
Ieri e oggi, le armi di Piaggio
Dalle fabbriche di Piaggio – ma dal ’65 al ’99 sotto il controllo degli Agnelli, insomma Fiat – non escono mica solo le Vespe. Ci sono le armi della Piaggio Aereo Industries che poi è diventata Piaggio Aereospace passando sotto il controllo di Abu Dhabi cioè degli Emirati Arabi Uniti. Come il denaro le armi non puzzano, dunque si vendono a tutti gli Stati, anche quelli più oppressivi. Ma questa storia – come quella di Mario «licenziato perché faceva qualche pezzo in meno» – mica interessano i grandi giornalisti. Che commozione il marchio Piaggio, che cattivo Trump se blocca le Vespe.
io mi ricordo….
http://www.sardiniapost.it/cronaca/piaggio-gli-emirati-la-guerra-yemen-test-sardegna-missili-droni/
https://nobasi.noblogs.org/post/2017/02/23/i-droni-postini/
https://nobordersard.wordpress.com/2017/03/09/28-aprile-poligono-di-quirra-corteo-contro-le-basi-militari/
http://www.ilvolo.it/index.php/2016120915543/Industria-Tecnologia/DASS.html