Iran: Ahmadreza rischia la pena di morte
tratto da Amnesty International
Ahmadreza Djalali è un ricercatore iraniano di 45 anni, esperto di Medicina dei disastri e assistenza umanitaria presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara. Djalali è stato arrestato dai servizi segreti mentre si trovava in Iran per partecipare a una serie di seminari nelle università di Teheran e Shiraz. Dal 25 aprile 2016 è in carcere e rischia la pena di morte.
Djalali è accusato di “spionaggio” e potrebbe essere condannato a morte. Le autorità giudiziarie non hanno ancora formalizzato un capo d’accusa né hanno stabilito la data del processo. L’ufficio del procuratore generale considera il suo avvocato non idoneo a gestire il caso in quanto non compare negli elenchi della procura.
Lo scorso dicembre, le autorità iraniane hanno fatto forti pressioni su Djalali affinché firmasse una dichiarazione in cui “confessava” di essere una spia per conto di un “governo ostile”. Quando ha rifiutato, è stato minacciato di essere accusato di reati più gravi. Per protesta, Djalali ha iniziato uno sciopero della fame che continua tuttora e che sta compromettendo la sua salute: ha già perso 20 chili, ha avuto due collassi, ha la pressione bassa e forti dolori ai reni.
Salviamo Ahmadreza Djalali, firma e diffondi l’appello!
COMUNICATO DI AMNESTY INTERNATIONAL
In una telefonata di soli due minuti Ahmadreza Djalali ha spiegato alla moglie che presto verrà eseguita la sentenza capitale a cui è stato ingiustamente condannato. Una telefonata di soli due minuti potrebbe essere per la moglie Vida il suo ultimo ricordo.
L’esecuzione deve essere bloccata e Ahmad deve essere liberato perché le accuse contro di lui sono infondate. Per farlo è necessario il sostegno di tutti, perché il tempo sta finendo!
http://www.amnesty.it/appelli/iran-ricercatore-universitario-rischia-la-pena-morte/