Italpizza: altri due feriti in fabbrica
comunicato del Coordinamento S.I. Cobas di Modena
Prosegue da una settimana la nuova tornata di scioperi ad Italpizza: non cambiano le richieste – il rispetto dell’accordo firmato in prefettura, con la revisione dei contratti e dei turni di lavoro – così come non cambia l’atteggiamento dell’azienda, chiusa a riccio e militarizzata come una prigione, pur di evitare ogni contatto col sindacato.
Intanto, dietro quei cancelli presidiati da agenti di sicurezza privata e poliziotti, continuano a consumarsi tragedie: domenica un operaio è rimasto ferito alla mano mentre lavorava all’impastatrice, mentre questa mattina un altro lavoratore è rimasto schiacciato sotto un carrello carico di cassoni, ed è attualmente ricoverato all’ospedale. Quotidianamente si registrano ad Italpizza infortuni gravi: gli operai e le operaie sono tre volte vittime del vergognoso sistema di sfruttamento Italpizza: senza diritti, malpagati ed esposti a continui pericoli.
Cogliamo l’occasione per smentire il consigliere Montanini (già smentito dalla stessa questura per la falsa notizia di un sindacalista arrestato) che afferma che gli scioperanti abbiano impedito ai loro colleghi di entrare o uscire dallo stabilimento: mai e poi mai è stato impedito il passaggio ai colleghi! Le operaie e gli operai di Italpizza sanno bene chi siamo, perché stiamo scioperando e cosa succede dietro quei cancelli; non saranno certo le fake news di un consigliere in cerca di pubblicità a cambiare la realtà delle cose.
Lo sciopero proseguirà fino a quando le lavoratrici ed i lavoratori non otterranno il rispetto degli accordi, l’applicazione dei contratti regolari, la fine dei turni massacranti e la messa in sicurezza del cantiere.
Seguiranno aggiornamenti.
Modena, 11 marzo 2019
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