Jamie McKendrick, «Là fuori»
245esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Là fuori
Se lo spazio comincia in una zona incerta
dove il caso che due molecole di gas collidano
è più raro di un cane verde o di una luna blu
allora nulla è più vicino di così al niente.
Nostalgia per la Terra e la sua atmosfera
fiaccava ossa e carne agli astronauti.
Svegliandoti trovavi un tuo compagno in tuta
che alla domanda: “dove vai”, diceva: “a fare un giro”
e ti toccava dormire tra il suo corpo e la porta a pressione.
Un altro sentiva un cane abbaiare e un bambino piangere
a metà strada dalla luna. Ciò che un tempo era il cielo
ora è un deserto oltre ogni pensiero.
E mai tanto acutamente come da là fuori
chi è perso può sentire la terra come il solo paradiso.
[da «Out There»; traduzione di Antonella Anedda]
(*) Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]