Jaroslav Seifert: «Strozzate la guerra…»
171esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Canzone sulla guerra
Strozzate la guerra,
che le donne possano sorridere
e non invecchiare cosí rapidamente
come invecchiano le armi.
La guerra però dice: Io sono!
Sono dal principio,
non v’è mai stato momento
in cui non fossi.
Sono vecchia come la fame
e come l’amore.
Io non mi sono creata,
ma il mondo è mio!
E lo distruggerò.
Sarò presente
quando il brandello insanguinato a fuoco
cadrà nel buio
come la saliva dei bambini
sul fondo di un pozzo
quando vogliono misurarne
la buia profondità.
Ma noi – e questa è speranza –
possiamo ancora un attimo,
ancora un breve attimo possiamo
riflettere.
[da «Concerto sull’isola» in Seifert «Vestita di luce», traduzione di Sergio Corduas]
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]