José Emilio Pacheco: «La preghiera dell’alba»
Sedicesimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Fa miracoli questo albeggiare.
Scrive la sua pagina di luce
sul quaderno scuro della notte.
Annulla la nostra disperazione,
assolve la nostra follia,
accerta che il mondo
non si è dissolto nelle tenebre
come abbiamo temuto
a partire da quella sera in cui,
da una caverna della preistoria,
osservammo per la prima volta il crepuscolo.
Ieri non resuscita.
Quello che è dietro non conta.
Quel che vivemmo già non è più
L’alba ci consegna la prima ora
la prima ora di un’altra vita.
La sola nostra verità
è il giorno che comincia.
[da “L’età delle tenebre”]
(*) Buffo, domattina proprio all’alba vado in mezzo agli alberi di Imola per sentire un concerto: questa poesia di Pacheco forse mi piacerà ancora di più. Ciò detto, ricordo che questa è la selezione della “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da tempo – per essere precisi: 14 anni – invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie che ha inviato quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. Ma se amate la poesia vi capiterà di trovarne ogni tanto in “bottega” anche gli altri giorni. Che le cicale si moltiplichino. (db)
Grazie per questa bella poesia. Ma vorrei sapere se l’autore è brasiliano e se L’Età delle Tenebre è un titolo tradotto.
Christiana
L’autore è – anzi era, è morto due anni fa – messicano. Molto altro non so e, a una veloce ricognizione in rete, vedo poco. Ma di certo “la cicala” potrà farci sapere cosa è stato tradotto in italiano.
Per la cronaca il concerto all’alba – a Imola – di cui accennavo (nella nota sotto la poesia) è stato bellissimo: un filo umido, nonostante golfetti e coperte, ma BELLISSIMO: soprattutto Mozart con un duo prima, poi allargato a quartetto di giovan* virtuos*. A occhio 300 persone, non poche per un’alzataccia. E alla fine una ragazza accanto a me ha pure urlato “Viva la musica”. Mi è sembrato di sentire la musica che rispondeva “Viva l’alba, viva Pacheco” … ma potrei sbagliarmi.
Per quello che sono riuscita ad appurare non sono disponibili in commercio libri di Pacheco tradotti in italiano. La “preghiera dell’alba” era uscita insieme ad altri due “poemas en prosa” sul periodico “La Jornada” http://www.jornada.unam.mx/2009/05/08/index.php?section=cultura&article=a05n1cul
🙂
la Cicala
sul sito del libraccio ne vedo tre, di libri di Pacheco 🙂
http://www.libraccio.it/ser/serfat.asp?site=libraccio&xy=JOS%C9+EMILIO+PACHECO