La battaglia di Teutoburgo: 9.9.9 o se preferite…

il 9 settembre del 762 AUC

di Giorgio Chelidonio

La nostra memoria sta assumendo sempre più basi digitali: interrogando “l’oracolo browser” di Google ho ottenuto per «battaglia di Teutoburgo» 36.600 risultati, mentre aggiungendo la parola «film» sono emersi link per 323.000 pagine. Il test può dare la misura di quanto questo episodio della storia romana (o dei popoli germanici?) sia ricordato e amplificato già da molti testi antichi e da innumerevoli libri, talvolta anche “romanzati” [LINK 1]; senza contare gli innumerevoli “copia & incolla” che si annidano fra le migliaia di pagine digitali.
Prima di trattare l’episodio in sé, pare interessante cogliere lo spunto di come si può datarlo: al di là dei giorni in cui avvenne (pare dall’8 all’11 settembre) come lo datavano i contemporanei, cioè gli scrittori romani dell’età imperiale?
L’anno 9 dopo Cristo [LINK 2] era il LIII dalla nomina a console di Gaio Ottavio Thurino, pronipote di Giulio Cesare e da quest’ultimo nominato come erede nel suo testamento. Sebbene risulti che “Augusto” non si sia mai firmato (negli editti) come tale, questo nome (divenuto poi sinonimo imperiale) gli fu conferito (nel 27 aC cioè avanti Cristo) dai senatori romani:
Imperator Caesar Divi filius Augustus.
A partire da allora, e per almeno due secoli, i romani definirono gli anni dalla data d’inizio di ciascuno imperatore. E se avessimo fatto questa domanda ad Ottaviano Augusto stesso? In chiave di “interviste impossibili”, magari potrebbe fare riferimento al 753 aC cioè all’anno della fondazione di Roma, come era stata fissata da Marcus Terentius Varro (116-27 aC), letterato e suo contemporaneo, solitamente citato come Varrone.
Uscendo da questo groviglio di “databilità”, con buona pace del 762 AUC (appunto
Annus Urbis Conditae) [LINK 4] e della tuttora problematica “periodizzazione” in ambito scolastico [LINK 3] va evidenziato l’indubbio fascino matematico-calendariale di attribuire alla «battaglia della foresta di Teutoburgo» la ricorrenza del “9.9.9” a indicare il 9 settembre del 9 dC.
Cosa successe di così storicamente rilevante in quei 4 giorni – fra una fitta foresta e delle paludi (nel territorio di Kalkriese, vicino a Bramsche in Bassa Sassonia) [LINK 5] – l’ha sintetizzato, in una intervista [LINK 6] Valerio Massimo Manfredi: quella pesante sconfitta subita da tre legioni fermò definitivamente al Reno l’espansione romana che Ottaviano Augusto avrebbe voluto portare all’Elba (distante 600 chilometri) con conseguenze storiche facilmente immaginabili.
Quanto a ciò che accadde nella foresta di Teutoburgo e alla disperata invocazione («Varo rendimi le mie legioni» che Ottaviano Augusto pare ripetesse dopo averne appreso la notizia) che tuttora echeggia nella memoria scolastica, basta abbeverarsi ai numerosi siti Internet che ne dettagliano (talvolta “romanzano”) la cronaca [LINK 7].
Per completare l’aura mediatica avuta da questo episodio storico nel secolo scorso, vale la pena citare due film:
– «
Die Hermannsschlacht» (film muto girato nel 1924) che trae il suo titolo cioè “la battaglia di Hermann” dal nome tedesco di Armin (in latino Arminius) [LINK 8], il capo dei Cherusci [LINK 9]: era romanizzato eppure progettò l’imboscata alle legioni di Varo e fu storicamente trasfigurato come “traditore” dagli storici latini e invece come “eroe nazionale” dai pangermanisti del XIX secolo [LINK 10].
– «
Il massacro della Foresta Nera» del 1967 [LINK 11] presentato nella versione tedesca come “Hermann der Cherusker”, un peplum movie (https://it.wikipedia.org/wiki/Peplum) probabilmente finalizzato a strizzare l’occhio agli spettatori pangermanisti di allora.
I caduti romani in quella battaglia (ben pochi furono i sopravvissuti) sono stati stimati in circa 20.
000 (tre intere legioni: la XVII, la XVIII e la XIX) più 6 coorti di  fanteria e 3 ali di cavalleria ausiliaria) ma forse anche di più visto che tra i reperti rinvenuti ci sono ornamenti femminili (spille, forcine etc). Un inventario (al 1987) dei reperti rinvenuti sull’area della battaglia (estesa per circa 5 chilometri) comprende oltre 4.000 oggetti:

  • 3.100 frammenti di arnesi in dotazione a militari come parti di spade, pugnali, punte di lance e frecce, proiettili litici o plumbei utilizzati dai “frombolieri” (truppe ausiliarie romane), dardi per catapulte, parti di elmi e di scudi, una maschera da parata in ferro ricoperta d’argento, chiodi di ferro delle calzature dei legionari, piccozze, falcetti, vestiario, bardature di cavalli e muli, strumenti chirurgici;
  • 1.200 monete, coniate tutte prima del 14 dC;
  • numerosi frammenti ossei umani e di animali (muli e cavalli);
  • tracce di un terrapieno (lungo 600 metri e largo 4,5 metri, orientato Est-Ovest) che si estendeva alla base del rilievo collinare di Kalkriese, eretto nel punto più stretto fra la collina e la Grande palude (ridotta oggi a una depressione) dove Germani si appostarono per sferrare il loro primo attacco alle legioni romane.

PS. Proprio Ottaviano Augusto, nell’anno 11 aC, fece erigere a Roma una statua dedicata alla Pax Romana [LINK 12] intesa come dea della pace, che voleva simboleggiare il lungo periodo di relativa non-belligeranza, avviato già nel 29 aC con la fine della guerra civile romana. Perciò fu anche detta Pax Augustea. Però neppure quella “pace” fu completa: come Tacito stesso riferisce citando una frase, notissima, che lui attribuiva a un capo caledone [LINK 13]: «ubi solitudinem faciunt, pacem appellant», cioè “dove fanno il deserto, lo chiamano pace”.
Comunque «la disfatta di Varo», non fu la sola né la maggiore delle sconfitte subite dai Romani durante la loro politica espansionistica. Alcuni brevi esempi:
– 216 aC: si stima che nella battaglia di Canne (vicino a Canosa, in Puglia) caddero fra 45.000 e 70mila soldati romani (
https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Canne);
– 217 aC: nella battaglia presso il lago Trasimeno si contarono
ben 15.000 romani (secondo Tito Livio) fra caduti e presi prigionieri (https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_lago_Trasimeno );
– nel 105 aC ad Arausio (l’odierna Orange, nel
Sud della Francia) le tribù germaniche dei Cimbri e dei Teutoni inflissero una pesantissima sconfitta all’esercito romano (condotto dai consoli Gneo Manlio e Servilio Cepione). Circa 80.000 soldati e 40mila civili (portatori e vivandieri) furono uccisi. (https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Arausio )
nel 53 aC nella battaglia di Carre (oggi Harran, in Turchia) 25.000 soldati romani caddero o furono presi prigionieri (https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Carre ).

LINKS
1) uno per tutti quello scritto da V. M. Manfredi (2016) edito da Mondadori :
https://www.skuola.net/libri/teutoburgo-manfredi.html

2) sarebbe ormai più corretto dire CE cioè “current era” o, meglio ancora, BP before present cioè “dal presente”, datazione riferita convenzionalmente al 1950, anno in cui fu fissato il termine della calibrazione al Carbonio 14 (oggi, però, in corso di revisione)

3) tema interessante se posto, appunto, in termini di periodi storici a cui fare riferimento ma che diviene “tormentoso” se Storia e Preistoria vengono ridotte a date delle battaglie. Su questa difficoltà a memorizzare in ambito didattico si è spesso ironizzato confrontando, ad esempio, una diffusa smemoratezza sull’elenco dei presidenti della Repubblica con un’altrettanto diffusa e precisa conoscenza della composizione delle principali squadre di calcio!

4) ovvero “Ab urbe condita”, titolo (“Ab Urbe condita libri”) omologo coniato dallo storico Tito Livio (59 aC-17 dC) alla “storia di Roma, che considerò dalla sua fondazione fino alla morte di Druso (9 aC).

5) dove oggi sorge il Varusschlacht Museum und Park (https://www.germany.travel/it/citta-e-
cultura/musei/museo-della-battaglia-della-foresta-di-teutoburgo-presso-osnabrueck-e-parco-archeologico-
kalkriese.html
) dedicato appunto a quella che i Romani definirono clades variana (letteralmente “la disfatta di Varo”, parallelo alla Varus schlacht, la tedesca “battaglia di Varo”).
6)
https://www.youtube.com/watch?v=s2ZgLYCD5HE

7) https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_della_foresta_di_Teutoburgo oppure
https://www.romanoimpero.com/2014/06/battaglia-di-teutoburgo.html
8) https://it.wikipedia.org/wiki/Arminio

9) https://it.wikipedia.org/wiki/Cherusci

10) https://it.wikipedia.org/wiki/Arminio

11) https://www27ey1vignq0.youtube.com/watch?v= film completo (88 minuti).

12) https://it.wikipedia.org/wiki/Pax_romana#cite_note-1

LE IMMAGINI

Figura 1: maschera da parata (in ferro ma ricoperta d’argento) di un cavaliere romano rinvenuta a Kalkriese https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Maske_Museum_Kalkriese_1.jpg

Figura 2 : ricostruzione del terrapieno eretto dai Cherusci a Kalkriese per rafforzare l’imboscata alle legioni romane https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_della_foresta_di_Teutoburgo#/media/File:Varus01.jpg
CC BY-SA 3.0,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=453475

 

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

 

Giorgio Chelidonio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *