La bruciante poesia di Sarah Menefee
di Sandro Sardella
In San Francisco c’è un vivace panorama poetico .. una
presenza attiva .. “The Revolutionary Poets Brigade”..
un fermentare che contagia altre città negli States .. e
addirittura in Francia Italia et poeti di vari luoghi ..
(due volumi .. il 1° edito dalla Casa della Poesia di Los
Angeles nel 2010 .. il 2° “Heartfire” edito a San Francisco
nel 2013 .. )
Sarah Menefee .. Bob Coleman, Jack Hirschman e
Cathleen Williams .. hanno stilato il manifesto della RPB ..
Sarah Menefee è una poetessa e attivista che si batte per i
diritti dei senzatetto .. nel 1991 è stata portata a giudizio
per aver dato da mangiare a gente povera ed emarginata ..
ma dopo sei mesi di campagna pubblica a suo favore le
accuse caddero ..
Sarah Menefee è nata a Chicago ha lavorato come
cameriera infermiera croupier ballerina impiegata ..
attualmente vive a S. F. e lavora in una libreria ..
In Italia fece alcuni reading nei primi anni ’90 con Jack
Hirschman in occasione della pubblicazione della sua
raccolta “Il sangue intorno al cuore” (Multimedia Ed.-
Salerno) …. …
La sua poesia .. essenziale .. liricamente lapidaria .. quasi
iscrizioni/segni rapiti dai muri dalle strade dai corpi ..
schegge di esistenza spietatamente politicamente poetiche ..
graffiati graffiti .. congelati .. “intorno al cuore”
(da: «Il sangue intorno al cuore» – traduzione: Bruno Gullì)
*
posando lo sguardo su un luogo tormentato una fiamma
affamata che lambisce gli stracci dei caduti
*
a volte odio questo mondo
che mi ottura bocca e naso con quell’odore di fiori di melo
e urina che viene da case di cura mal areate di gente troppo
elegante
che sta lì in attesa fiacca per la noia mentre scrive assegni
perfino gli uomini ce l’hanno
*
è questa la libertà che dicono il mondo brami?
due valanghe di parole che vendono asciugacapelli ultimo grido
a prezzi di liquidazione a un impiegato intontito
*
inferno lavato da lacrime umane ogni aurora
*
se non continuasse ad apparire
Sono uscita con la mente assente: guardando il mondo
su Market Street dove lavoro e lui era lì
senza gambe su un cartone con le ruote
a spingersi lungo
il marciapiede con le sue bellissime mani
Scambierei le mie ossessioni
se non continuasse ad apparire
se non continuassero a
reinventarlo
coloro così certi della legittimità del proprio potere
e la nostra verità laggiù a Abu Ghraib
nuda con le mani alzate
con la merda a stuccargli la schiena
l’unica supplica degna dell’orecchio del dio
dalla forma umana: il figlio dell’uomo
e non è lui quello lordato
ma quei teoreti dell’odio
con le loro menti menomate
(poesia inedita tradotta da Alessandra Bava)