La Cassazione sul reato di ricostituzione del partito fascista

Respinti i ricorsi proposti da una nostalgica nazi-fascista. La sentenza è stata pubblicata dall’Osservatorio sul fascismo a Roma.

L’Osservatorio su fascismo a Roma: basta l’esibizione delle idee e simboli fascisti, anche in assenza di violenza, per incorrere nel reato di ricostituzione del partito fascista.

La Cassazione in data 23 aprile 2021, ha respinto i ricorsi proposti da una nostalgica nazi-fascista emettendo condanna nei suoi confronti per “tentata ricostruzione del partito fascista”.  E’ il caso di un soggetto di sesso femminile di cui le carte pubblicate omettono il nome ,che nel 2009 partecipò a una manifestazione  indetta a Roma dal gruppo paramilitare filo-nazista “Sturmabteilung”, alias “Squadre d’assalto”, acronimo “S.A.” .

La soggetta classe 1960, dopo aver sfilato davanti a giornalisti e TV in divisa, mettendosi in posa nel saluto nazista, si è difesa nel corso dei diversi gradi di giudizio appellandosi alla libera manifestazione del pensiero, indice a suo avviso solo di innocua nostalgia del nazionalsocialismo.

Di parere diverso la Corte che con sentenza 10569/2021, riportata di seguito, ha definito le manifestazioni in questione finalizzate alla propaganda di idee basate sulla violenza e la discriminazione razziale o etnica. Punibili con il carcere fino a 3 anni.

La sentenza della Corte di Cassazione disponibile qui.

Redazione
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