La grande scommessa – Adam Mckay

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di Francesco Masala

questo è un film politico, racconta le cose come sono davvero, un mondo in mano a dei delinquenti che spiegano a tutti cosa è la virtù e le ricette per essere virtuosi.
ed è un film dell’orrore, anche se uno non è economista (che comunque aiuta) capisce quello che non aveva mai capito, i mutui subprime, le bolle, i derivati, e le conseguenze per tutti,
poi uno si fa l’idea che il nostro sistema economico è criminogeno, e che il poker, al confronto, sia un gioco che si fa nei monasteri, e magari non sbaglia, ma questo, forse, è un altro discorso.
il film sembra un po’ freddo, perché a volte è tecnico, ma tecnico deve esserlo per forza, è inevitabile, per capire la realtà della bolla finanziaria.
gli attori sono tutti bravissimi, e assolutamente incredibile è vedergli in faccia lo stupore quando scoprono quanto tutto è truccato, come quei titoli sono la madre di tutti gli imbrogli.
il film sembra un thriller, e il tempo un protagonista.
da non perdere.

http://markx7.blogspot.it/2016/01/la-grande-scommessa-adam-mckay.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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