La locandina stronza e il pennarello saggio

Ieri sul sito dell’associazione «Trama di terre» di Imola c’era questo breve testo con relativa foto.

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Per le strade di Imola, ci imbattiamo nella “civetta” di un’edicola, dove un giornale locale titola: “Duello” per amore, grave 30enne. Non ci potevamo credere ma poco più in là, all’edicola successiva, il titolo era stato corretto con il pennarello: la parola “amore” era stata sostituita con “possesso“! Finalmente una buona notizia: le persone iniziano a voler chiamare le cose con il loro vero nome! Forse qualcosina sta cambiando?

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Mi unisco all’elogio del pennarello sapiente: un grazie e un bacio all’autore – ipotizzo un’ autrice – di questa semplice, geniale, necessaria controinformazione. (db)

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Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

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