La mafia uccide solo d’estate – Pierfrancesco Diliberto (Pif)
di Ismaele (*)
questo film è un oggetto strano, la storia di Arturo dentro una Storia più grande, che ci riguarda tutti.
le due storie insieme funzionano abbastanza bene e l’Arturo bambino è davvero bravo e spesso fa ridere, come fanno ridere i bambini quando vedono le cose con i loro occhi, non coi nostri.
il film è insieme un po’ cinema civile, un po’ di testimonianza (didascalica), un po’ comico (amaro), non tutte le parti si fondono bene fra loro, e però il film ha una sua personalità e si vede bene.
è anche un’opera prima, non bisogna essere troppo ingenerosi, il tempo ci dirà se Pif ha stoffa davvero, o resterà un’opera unica.
la peggiore pubblicità è: “È il film sulla mafia più bello che abbia mai visto” di Grasso, presidente del Senato.
o è l’unico che ha visto o è andato a vedere quelli brutti.
è comunque un film che merita la visione, al cinema.
(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente».