«La ragazza di Kobane»
Una poesia musicale di Davide Riondino proposta da Giorgio Chelidonio per ricordare che «la libertà si conquista sul campo»
Davide Riondino è un autore che apprezzo molto e da parecchi anni ma che ho seguito solo a sprazzi e di riflesso ad alcune occasioni, magari radiofoniche e di tutt’altro genere.
Credo che questa sua “poesia musicata” intitolata «La ragazza di Kobane», cantata sullo sfondo di spezzoni di documenti filmati, abbia un afflato epico-politico straordinario. Parla di inclusione (la ragazza che parte per il fronte) e di estraneità (i turchi che stanno a guardare da lontano, ma anche i grandi media dell’Occidente) estreme, concludendo che «La Libertà è una medaglia che si conquista sul campo».
Fatte le dovute proporzioni, ci riporta, con tutta la drammaticità del caso, alle intuizioni (ma allora sembravano ironia giocosa) di Giorgio Gaber che nel 1972-1973) cantava: «La libertà non è star sopra un albero… la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione».
Buon ascolto e, soprattutto, buone riflessioni.
http://www.titoloprovvisorio.it/category/diario-2014/
I turchi dalla collina osservano la battaglia.
Un gruppo di miliziani alza la bandiera nera.
Il presidente dichiara che la città è perduta,
ma i residenti strappano la bandiera.
I turchi dalla collina osservano la battaglia.
Le vittime della furia resistono ai tagliagole.
Fantasmi di altre città ritornano dal passato:
Sarajevo, Varsavia, Stalingrado.
Le stelle dalla collina osservano la battaglia.
Un gruppo di partigiani strappa la bandiera nera.
Il giorno dopo i nazisti vogliono rialzarla ancora:
i lampi degli alleati li fulminano dal cielo.
La stampa dalla collina fotografa la battaglia.
Le madri dagli occhi verdi contro i mercanti di schiavi,
la furia dei miliziani, la foia della canaglia
quando violenta gli inermi durante i rastrellamenti.
Gli angeli dalla collina contemplano la battaglia.
I diavoli che possiedono le anime dei soldati
le immagini di terrore insieme alle litanie
con cui bestemmiano i demoni il nome santo di Dio.
Le donne dalla collina osservano i mercenari.
La feccia dell’Occidente, la vocazione al saccheggio
e tutto l’immaginario di periferie,
tra cinema dell’orrore e bassa pornografia.
E il vento dalla collina ti saluta e ti accompagna
su di una strada dritta, con il fucile a tracolla.
La ragazza di Kobane si volta indietro un momento
mentre continua a marciare verso la linea del fronte.
E i fuochi dalla collina ti scompagnano alla guerra
contro i mercanti di schiavi e diavoli dell’inferno,
l’accidia dell’Occidente e la canaglia nazista
e i vampiri nascosti nei governi.
La ragazza di Kobane va sulla linea del fronte,
ci guarda solo un momento mentre cammina da sola.
La Libertà è una medaglia che si conquista sul campo,
non è più solamente una parola.
David Riondino – http://www.titoloprovvisorio.it – presenta, in collaborazione con Pandora TV – http://www.pandoratv.it