La rivolta di San Benedetto del Tronto

Nella notte fra il 23 e il 24 dicembre del 1970 il naufragio del Rodi fu la miccia della protesta

DALLA PREFAZIONE

Abbiamo deciso di dedicare alla rivolta di San Benedetto questa pubblicazione per una ragione molto semplice quanto fondamentale: le due giornate che videro una intera comunità bloccare un territorio – tutte le reti viarie, ferrovia adriatica e la statale – dopo il naufragio del Rodi e la morte dei dieci componenti l’equipaggio, espressero una conflittualità, una capacità di autorganizzazione popolare nonché la relativa autogestione delle protesta, che crediamo non abbia avuto riscontro nella storia delle lotte nella nostra regione, dalla Liberazione dal nazifascismo.

Se nelle grandi città del nord e non solo, l’apice dello scontro sociale si raggiunse nel “biennio rosso” 68/69, nelle Marche fu l’insorgenza sanbenedettese – breve quanto radicale – a fare da battesimo al decennio ribelle che attraversò buona parte degli anni Settanta anche nei nostri territori. Per San Benedetto la rivolta non fu una breve parentesi ma segnò una svolta. Infatti al di là del lavoro politico che si sviluppò ulteriormente nel settore della pesca, le due giornate del dicembre 1970 lasciarono una traccia profonda nella coscienza di una grossa parte degli abitanti della città. Una svolta che nel periodo successivo si manifestò, per esempio, nelle mobilitazioni politiche di massa per contestare (un paio di anni dopo i fatti del Rodi) i comizi del patron democristiano Forlani e del fascista missino Grilli, in occasione delle elezioni politiche del 1972.

Dunque la nostra scelta è certamente di carattere memoralistico e storico – non a caso esce esattamente nel cinquantenario di quella rivolta – ma vuole anche evidenziare come una terra da sempre considerata dormiente, assuefatta alla pace sociale, abbia espresso momenti di alta conflittualità: con l’auspicio che oggi, di fronte a un sistema sociale sempre più ingiusto e repressivo, sappia trovare nuove energie e ribellarsi come accadde a San Benedetto mezzo secolo fa.

L’opuscolo è già uscito: costa 5 euro, si può ordinare a: malamente@autistici.org

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

 

Redazione
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