La Striscia #18 28/07/2014

Anche oggi abbiamo effettuato due collegamenti da Gaza:

La dottoressa Mouna Al Farra, della mezzaluna rossa palestinese, si trovava nel luogo dove sono stati ammazzati 10 bambini oggi, in un parco del campo profughi “Shati”: la propaganda israeliana affermato che essi siano stati uccisi un missile della Resistenza palestinese, Mouna ha denunciato, in quanto testimone, questa menzogna: lei e chi era con lei hanno chiaramente riconosciuto il suono di una bomba israeliana e non di un missile della Resistenza. Ha spiegato come negli ospedali spesso si trovino pazienti con gravi problemi all’apparato digerente, causati dalle scarsissime condizioni igieniche in cui coloro che sono stati costretti ad abbandonare le proprie case devono vivere; e si è detta orgogliosa del suo team, di come continui a lavorare e portare aiuti anche in questa pericolosissima situazione. Ha ricordato come questi attacchi israeliani non aiuteranno sicuramente l’arrivo della pace, perchè, per avere la pace, è necessaria la giustizia: il popolo palestinese vive sotto occupazione, e l’occupazione deve finire.

Durante l’intervista con Mohammed Abu Walid, un missile ha colpito una casa a circa 100 metri da dove si trovava il nostro interlocutore, che ci è stato spiegato essere abitata da persone profughe da altri quartieri, in particolare Shujjayya. Abu Walid ci ha spiegato come durante questo attacco israeliano, che ha definito fascista, le persone si riversino verso il centro di Gaza sperando di avere rifugio, trovandosi però in una situazione igienico-sanitaria-sociale gravissima. Abu Walid stesso viene da Shujjaya e, sebbene in un primo momento si sia rifiutato di andarsene, si è visto infine costretto ad abbandonare la sua casa a causa dei bombardamenti. Ha affermato che il popolo palestiese e la sua Resistenza sono unite, e che alcuni gesti che sta compiendo ora la Resistenza sono leggendari; tutto questo sebbene i mezzi dei palestinesi siano ridotissimi rispetto a quelli dell’esercito israeliano, e quindi non si possa assolutamente parlare di una “guerra” o di un confronto alla pari. Ha denunciato l’utilizzo da parte israeliana di bombe che esplodono in aria lanciando tanti piccoli aghi contro la popolazione di Shujjaya, e ha spiegato come in quei quartieri, poichè le case sono molto vicine, una bomba sola basti per distruggere molte abitazioni. Per concludere, saluta il popolo italiano e la sua solidarietà al popolo palestinese, e rivolge un pensiero alla famiglia di Vittorio Arrigoni.

Qui l’audio completo della trasmissione http://www.radiazione.info/2014/07/la-striscia-18-28072014/

Rom Vunner

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *