Lars Gustafsson: «Vita»
98esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Vita
La vita scorre attraverso il mio tempo,
e io, un volto non rasato,
dove le rughe sono profonde, analizzo le tracce.
Pensieri come bestiame,
avanzano sulla strada per bere,
estati perdute ritornano, ad una ad una,
profonda come il cielo viene la malinconia,
per la pianta di carice che fu,
e le nuvole che allora rotolavano più bianche,
eppure so che tutto è uguale,
che tutto è come allora e irraggiungibile;
perché sono al mondo,
e perché mi prende la malinconia?
E gli stessi lillà profumano come allora.
Credimi: c’è un’immutabile felicità.
[traduzione di Enrico Tiozzo, da «Poesia # 333»]
(*) Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da 15 anni invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Di solito questa noticina finisce con “perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni” ma la cicala mi annuncia che emigra per un paio di settimane. Senza di lei sarà dura per me e penso pure per voi che leggete. Mi/ci toccano quattordici giorni di sole formiche e senza canti. [db]