Laura Pante

Laura Pante

coreografia e progetto

Jerôme Bel

interpretazione

Laura Pante

di Susanna Sinigaglia

Nell’ambito della rassegna di arti performative “Vapore d‘estate” che si sta svolgendo a Milano alla Fabbrica del vapore – ex sede industriale  trasformata per ospitare laboratori d’arte e danza, nonché accogliere mostre e spettacoli [1] –, ho avuto l’occasione di vedere una performance di danza piuttosto curiosa e originale.

Interpretata da Laura Pante, si è sviluppata su un’idea di assolo di Jerôme Bel, coreografo e danzatore francese di fama internazionale. Il titolo della performance corrisponde al nome dell’interprete. Infatti è lei la protagonista della storia danzata drealizzata insieme a Jerome Bel. Così Laura, in modo molto semplice, ha ripercorso i momenti salienti della sua formazione e della sua carriera, dalla ginnastica artistica

fino alla passione per il disegno con la conseguente frequentazione dell’Accademia di belle arti di Venezia; agli incontri con artisti importanti quali i Sosta Palmizi, Raffaella Giordano – allievi di Carolyn Carlson –, Romeo Castellucci, Silvia Costa, Cristina Krystal Rizzo, Xavier LeRoy, Scarlet Yu. E ha illustrato ogni tappa del suo percorso con una breve sequenza di danza legata all’una o l’altra esperienza. Mi ha colpito la sequenza in cui indossa un soprabito rosso e l’adopera come oggetto per creare immagini

oltre che come indumento per interpretare personaggi.

 

 

 

 

 

Ma sono due le sequenze che mi hanno davvero emozionato e, credo, abbiano affascinato anche il pubblico  Nella prima, restituendo una proposta ricevuta durante una delle sue frequentazioni di workshop, ricorre alla sua lunga chioma bionda per interpretare “la danza dei capelli”. Muovendola in tutte le direzioni, la trasforma in muro dietro cui nascondersi, in coda di cavallo scalpitante, in frusta con cui incalzare al galoppo, in ali con cui spiccare il volo.

Nella seconda, precedendola con il racconto di come sia riuscita a ottenerne l’interpretazione abbassando – fra l’altro – la potenza dello sguardo, si tramuta in leone davanti agli occhi sorpresi – e forse leggermente sconcertati – del pubblico. Ho ammirato inoltre la naturalezza con cui si è sbarazzata degli abiti per operare una simile metamorfosi.

Laura Pante: una persona complessa e poliedrica, ricca di sfaccettature, che penso e mi auguro ci riserverà ancora varie sorprese.

[1] Chi volesse saperne di più, può consultare il seguente link: https://www.lifegate.it/fabbrica-del-vapore-milano-storia.

Susanna Sinigaglia
Non mi piace molto parlare in prima persona; dire “io sono”, “io faccio” questo e quello ecc. ma per accontentare gli amici-compagni della Bottega, mi piego.
Quindi , sono nata ad Ancona e amo il mare ma sto a Milano da tutta una vita e non so se abiterei da qualsiasi altra parte. M’impegno su vari fronti (la questione Israele-Palestina con tutte le sue ricadute, ma anche per la difesa dell’ambiente); lavoro da anni a un progetto di scrittura e a uno artistico con successi alterni. È la passione per la ricerca che ha nutrito i miei progetti.

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