dicono in tanti che il film ricorda qualcosa di Pier Paolo Pasolini e Ermanno Olmi, Zavattini e De Sica, Elsa Morante.
a me ha ricordato Bella e perduta, di Pietro Marcello, un film di umani e animali, di innocenti e vittime.
e però è tutto di Alice Rohrwacher.
dentro il film c’è una/la storia d’Italia, la schiavitù, il progresso, l’innocenza che salva il mondo, Lazzaro è come uno di compagni di san Francesco di Rossellini, così fuori dal mondo da sembrare pazzo.
diceva Morante che i bambino salveranno il mondo, aggiungiamo anche gli innocenti dal cuore di bambino, Lazzaro sembra non capire cosa succede, o forse è l’unico che capisce la sostanza delle cose, ha l’intuito, come un lupo, che gli altri hanno perso, e un sorriso disarmato e disarmante, ma non per tutti.
penso che a Ernesto de Martino e a Giulio Angioni questo film sarebbe piaciuto, voglio pensarlo, e lo penso.
a me è piaciuto moltissimo.
buona visione