Le imperfezioni della Costituzione

di Francesco Masala (*)

Quando leggo che il ministro Alfano dice che 53 morti in Afghanistan non sono morti invano intuisco il dolore vero del ministro per la morte dei militari italiani in missione di pace e intuisco la sua invidia per i genitori che hanno offerto i loro figli alla Patria. Ecco, in momenti così penso che nella Costituzione manchi un comma importante all’articolo 11.
Il comma da introdurre è questo: “A ogni missione di pace parteciperanno cinque figli di ministri e 10 figli di sottosegretari, estratti a sorte, per garantire l’alternanza, più il dieci per cento dei figli dei deputati e senatori che votano a favore delle missioni di pace”.
Sono da compatire quei padri (e quelle madri) ministri che si trovano ad avere figli che al sacro dovere della difesa preferiscono i molli agi delle poltrone. Nella Roma imperiale, a cui qualcuno ancora si ispira per il saluto, era un onore morire per la Patria. Salviamo i figli dei governanti dal disonore dei consigli di amministrazione o di un consiglio regionale. Si faccia una grande e bella estrazione a sorte in prima serata tv a reti unificate e si trovino i fortunati, l’Afghanistan (e non solo) li aspetta.
L’unica controindicazione dopo l’approvazione del comma proposto è che, per motivi misteriosi, potrebbero diminuire la missioni di pace, e magari resterà solo Emergency a rappresentare l’Italia. Ma non si può volere tutto. Intanto lottiamo per approvare il nuovo comma, per ripristinare gli antichi fasti, degni di un paese civile.

(*) «Nella prefazione a “Le folgori d’agosto” (edizione Vallecchi 1973) alla domanda sul perché scrive Jorge Ibargüengoitia ha confessato che scrive un libro ogni qual volta desidera leggere un libro di Ibargüengoitia, che è il suo scrittore preferito. Quella lettura fu una folgorazione, da allora ogni volta che voglio leggere qualcosa di veramente bello e interessante che non riesco a leggere da nessuna parte, me la scrivo da me, anche perché non è mica facile per gli scrittori sapere quello che voglio leggere io».Francesco Masala si presenta così. Aggiungo solo che una delle sue frasi preferite è «La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta» di Theodor W. Adorno. (db)

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

7 commenti

  • Sottoscrivo. E mi chiedo: come mai non ci ho pensato io? Gli anni che avanzano al galoppo o che? Non importa. Importante che qualcuno ci abbia pensato. E che anche altri sottoscriva.
    Grazie Francesco.

  • Naturalmente copio. Sempre che tu non abbia nulla in contrario.

  • copia copia, qualcosa resterà:)

  • aderisco anche io e propongo che che si cerchi una (o uno) che già siede in Parlamento o in Senato che chieda pubblicamente questa modifica costituzionale: un primo passo nella direzione giusta.

  • “Per conquistare un futuro bisogna prima sognarlo”, ecco, quel comma è un sogno.

    la realtà è che sui giornali si parla solo di Tasi, che fa sinistramente rima con Stasi, ma non hanno un costruttore di acronimi migliori?

  • Gian Marco Ibba

    Anche Michael Moore ci aveva pensato, ricordate quando in Fahrenheit 9/11 insegue i senatori del Congresso per proporre di mandare i loro figli a combattere in Iraq?

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