Lettera ai cappellani militari, Lettera ai giudici – Lorenzo Milani
due lettere di don Milani (a cura di Sergio Tanzanella) – a 50 anni dalla morte, il 26 giugno 1967
di Francesco Masala
Lettera ai cappellani militari, Lettera ai giudici è un libro di Lorenzo Milani pubblicato da Il Pozzo di Giacobbe, curato da Sergio Tanzanella.
Lorenzo Milani aveva letto la lettera dei cappellani militari, decide di rispondere e scrive la lettera ai cappellani militari, la sua lettera viene diffusa e pubblicata, Lorenzo Milani viene denunciato, lui scrive una lettera ai suoi giudici, non viene condannato solo perché è morto.
Tutta la storia con i documenti viene ricostruita e contestualizzata da Sergio Tanzanella.
Avevo letto (e riletto) i libri di Lorenzo Milani e le lettere alla fine degli anni settanta, e non me ne sono più dimenticato, e quindi rileggere ancora un libro di e su don Milani mi sembra una cosa bella e utile.
Questo libro sarà per moltissimi persone, che non sanno o non ricordano questa storia, una scoperta di un mondo paradossale, che è quello reale, con i preti che benedicono le guerre.
A pagina 89 il curatore cita le parole, nel 1956, di Pio XII: ”un cittadino cattolico non può appellarsi alla propria coscienza per rifiutare di prestare i servizi e adempiere i doveri fissati per legge”.
(Interessante come la Chiesa cattolica qualche anno dopo dicesse esattamente l’opposto a proposito di un’altra legge dello Stato, ma questo è un altro discorso)
Don Milani è come il bambino che dice che l’imperatore non ha i vestiti, come il Grillo Parlante per Pinocchio, criticare le guerre e chiamare assassino chi uccide non si può dire, a don Milani gliela hanno fatta pagare.
A 50 anni dalla morte (il 26 giugno del 1967), pochi giorni fa, come accade ai profeti o ai disertori, arriva il sigillo della santità, o quasi, con la visita e le parole di papa Francesco a Barbiana (leggi qui e qui).
ecco due filmati interessanti su Lorenzo Milani, dal sito della Rai:
Lorenzo Milani, vita di un prete scomodo (qui)
Lorenzo Milani raccontato dai suoi allievi (qui)
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
La redazione – abbastanza ballerina – della bottega
«La buona fede degli insegnanti è un problema a parte. Siete pagati dallo Stato. Avete le creature davanti. Avete studiato storia. La insegnate. Dovreste veder chiaro. Certo delle creature vedete solo quelle scelte. La cultura v’è toccata farvela sui libri. E i libri sono scritti dalla parte padronale. L’unica che sa scrivere. Ma potevate leggere tra le righe. Possibile che siate ancora in buona fede? Cerco di capirvi. Avete un aspetto così rispettabile. Non avete nulla del criminale. Forse qualcosa del criminale nazista. Cittadino onestissimo e obbediente che registra le casse di sapone. Si farebbe scrupolo a sbagliare una cifra (quattro, quattro meno), ma non domanda se è sapone fatto con carne d’uomo» parole di Don Milani.
FONTE: https://left.it/2017/06/26/don-milani-unidea-di-scuola-cattolica-e-privata-da-rifiutare-nettamente/ e anche https://left.it/2017/06/20/don-milani-un-falso-ribelle-che-odiava-la-scuola-pubblica/#respond