Lettera aperta a Eugenio Giani …

… attuale presidente della Regione Toscana.

del Comitato No Tunnel TAV Firenze

Carissimo Presidente,

Le scriviamo in questi giorni in cui lei e i suoi collaboratori siete davvero elettrizzati dal movimento rotatorio della tunnel boring machine che giaceva inerte da anni accanto a via Campo d’Arrigo. Noi speriamo trovi un attimo di tempo per leggere questa nostra ennesima missiva tesa ad evitare problemi alla città e ai suoi abitanti, nonché prevenire figuracce e danni irreversibili alla credibilità della sua persona e del partito cui appartiene.

Per esempio annunciare troppe volte, troppo spesso e con troppa enfasi l’inizio dello scavo, fare una inaugurazione solenne, con tanto di ministro, solo per far ruotare la testa della TBM o annunciare l’inizio dei grandi lavori solo perché si scavano 10 metri, può diventare controproducente perché poi i cittadini pensano che questo progetto non sia una cosa seria. Se poi si racconta addirittura che scavare 10 metri diventa un “evento storico” per Firenze si rischia anche di far crescere quel sentimento tanto diffuso chiamato antipolitica che è già arrivato a livelli preoccupanti.

Abbiamo denunciato molte volte i rischi di scavi in ambienti urbani di gallerie, ma non siamo contrari per principio a opere di questo tipo, tutt’altro: a Zurigo, solo per fare un esempio, hanno scavato sotto la città, collegato la rete di superficie con quella sotterranea e con il trasporto pubblico cittadino. L’opera è servita a creare un sistema di trasporti urbano che rende inutile per molti l’uso del mezzo privato, ha reso la città molto più vivibile.
Ben vengano opere del genere e se qualcuno sarà danneggiato dai lavori che sia indennizzato coerentemente!

Al contrario di Zurigo a Firenze lo scavo dei tunnel TAV non creerà una città con un sistema di trasporti razionale, anzi aggraverà i problemi che già non sono pochi.
Sì, gli esperti di comunicazione di cui vi servite ci dicono che il sottoattraversamento libererà i binari di superficie, ma noi chiediamo da sempre perché non aver realizzato i binari previsti in superficie.
Avremmo avuto la possibilità di realizzare quel treno metropolitano di cui si parla ormai da trenta anni, un servizio molto più efficiente e capillare di un semplice trasporto regionale, anche se su “binari liberati”. Sarebbe stato un servizio da integrare con il restante trasporto pubblico per creare una vera rete di trasporti collettivi alternativi al caos, agli ingorghi e all’inquinamento di Firenze.
Ma su questa cosa dei “binari liberati” da tanto le vorremmo fare una domanda: dov’è il progetto di potenziamento dei “treni regionali liberati”, con quali treni sarà fatto?
Nel contratto di programma con le FSI non c’è traccia di questo, ma sicuramente in qualche ufficio della Regione ci saranno tutti i progetti.

Certamente non come con il mitico people mover che dovrebbe collegare la stazione Macelli con Santa Maria Novella di cui non esiste traccia di progetto da nessuna parte.
Su questo trenino supplementare le vorremmo ricordare non solo il clamoroso fallimento del fratellino pisano, il Pisa mover, ma che questa è una toppa su un errore, un’opera per mitigare l’impatto negativo sul sistema dei trasporti fiorentino e toscano del sottoattraversamento proposta dall’equipe che fece l’analisi costi benefici.

Quei birichini dissero che l’analisi era positiva per il Passante per il traffico passante, ma che per Firenze e la Toscana sarebbe stato un grave difetto in quanto separare il traffico a lunga percorrenza da quello regionale e dai servizi pubblici cittadini avrebbe avuto un impatto molto negativo creando una brutta rottura di carico. Addirittura dissero che sarebbe stata più efficace una soluzione di superficie! Si sa, a volte questi tecnici indipendenti hanno il difetto di dire che 2+2 fa 4 e non quanto vogliono gli scavatori di gallerie!

Vede signor Presidente, se i miliardi che dovrebbero essere spesi per bucare sotto Firenze (al momento 2 miliardi e 735 milioni, ma stia tranquillo che cresceranno!) fossero spesi per tutto il trasporto pubblico dell’area metropolitana potenziando anche le linee ferroviarie, Firenze non sarebbe quella fabbrica di PM10 che è adesso e si potrebbero ridurre i posti letto nei reparti di pneumologia.

Al contrario leggiamo che si spendono altri soldi per realizzare parcheggi scambiatori ai capolinea delle tranvie dove si vorrebbero intercettare quelli che arrivano da fuori città, minacciando i pendolari con lo scudo verde che ha aspetti di inquità sociale di cui non immagina nemmeno la portata.
Vede, diverse centinaia di migliaia di Fiorentini sono stati espulsi dalla loro città negli ultimi quaranta anni da una rendita immobiliare totalmente impazzita e costretti a sprecare enormi quantità di tempo per recarsi nei posti di lavoro.
Questo non è stato solo una grande espropriazione di ricchezza materiale, ma è anche un furto di tempo, di riposo, di tempo dedicato alla famiglia, ai propri piaceri, al godimento della vita.
Bontà loro, fortuna della sua classe politica, si sono dimenticati l’origine delle loro levatacce, del tempo rubato alla vita, della loro stanchezza.
Già perché ci sono dei maligni che si sono messi anche a calcolare quante case popolari si potrebbero realizzare utilizzando le strutture esistenti invece di svenderle sul mercato speculativo internazionale: con quello che ci costerebbero 500 metri di tunnel si potrebbero ottenere 1200 appartamenti ERP, con un chilometro 2400… Insomma si potrebbe riportare un po’ di residenza in città e liberarla dall’abbraccio mortale della speculazione immobiliare.

Caro Presidente, immaginaimo già che una delle sue risposte è che ORMAI i lavori sono partiti e avviati, che ne faremmo di quel buco ai Macelli che aspetta la corona di vetro proposta da Norman Foster?

Potremmo prendere due piccioni con un’unico buco: il suo progetto di grattacielo a Novoli per ospitare gli uffici della Regione potrebbe essere cancellato, facendo felici gli abitanti di quel quartiere che non ne possono più di cemento e distruzione di verde.
I suoi uffici potrebbero essere ospitati dove oggi Lei pensa la stazione ai Macelli; per fortuna il geniale architetto britannico aveva pensato di illuminare tutti i piani interrati con la luce artificiale flitrata dalle vetrate.
Ci sarebbe un bel risparmio energetico soprattutto in estate!
E farebbe felici tante persone lasciando in pace le cave di cemento.

Vede signor Presidente, decisioni come quelle che abbiamo suggerito – ma Lei ne potrebbe trovare anche di meglio naturalmente – andrebbero davvero nell’interesse sociale della città e dei suoi abitanti, questo sarebbe davvero un evento storico nella città del fiore dopo decenni in cui si è investito solo a favorire l’arricchimento dei ricchi a spese dei soliti fessi, molti dei quali, come le abbiamo detto, sono costretti ad utilizzare quel trasporto regionale che non li rende propriamente felici.

Un ultimo consiglio signor Presidente: se parteciperà alle prossime elezioni per diventare nuovamente Presidente o addirittura Sindaco di Firenze le consigliamo di risparmiere tempo e fatica trascurando i residenti in zone come quelle di viale Don Minzoni, via Masaccio, via Fra’ Bartolomeo, via Botticelli, via Vasco de Gama, soprattutto quelli di via delle Ghiacciaie: quelli difficilmente la voteranno di nuovo.
Lei non immagina quanto siano preoccupati e arrabbiati vedendo il valore delle loro abitazioni diminuito e quanto siano preoccupati all’idea del passaggio della fresa Iris sotto la loro casa. Sì, ha ragione, sono egoisti e non capiscono che sotto casa loro passerà la storia… una storia che sarebbe meglio non raccontare.

Le auguriamo buona fortuna.

Firenze, 4 agosto 2023

***

alexik

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *