«I giorni» di Taha Hussein, con un occhio ad…
…altri testi della grande letteratura del “mondo arabo” introvabili, mal tradotti o sconosciuti in Italia.
di Karim Metref – Libri da recuperare: 22esima puntata (*)
Al Ayyam di Taha Hussein nell’edizione egiziana
CHE FINE HANNO FATTO QUEI GIORNI?
“I giorni” – Al ayyam (1) – è il titolo di una opera fondante della letteratura araba moderna. Pubblicato al Cairo dal grande intellettuale egiziano Taha Hussein (2), nel 1929, era già disponibile in Inglese nel 1932 e poi successivamente venne tradotto in quasi tutte le lingue del mondo.
Taha Hussein nel suo romanzo autobiografico racconta come un bambino nato in ambienti molto poveri delle rive del Nilo, che diventa cieco per una piccola infezione mal curata, riesce grazie al sapere e alla cultura ad arrivare ai più alti livelli della società.
Parlare di Taha Hussein in Egitto, anzi in tutta l’area del mondo conosciuta come “Mondo arabo”, è come parlare di un Mark Twain nella letteratura statunitense. I suoi testi vengono studiati in tutte le scuole. Molti si sono ispirati alle sue opere per iniziare la loro carriera… un passaggio obbligato.
La differenza in Italia è che se vado in una libreria qualsiasi sicuramente troverò almeno un libro di Mark Twain e di molti altri autori della sua generazione provenienti da oltre atlantico. Se apro un sito di vendita di libri online, solo per “Le avventure di Huckleberry Finn” trovo varie edizioni e vari formati. Si ha solo l’imbarazzo della scelta.
Così non è per i grandi autori della letteratura “araba”. Nella stessa libreria probabilmente non troverò nessun “classico” della letteratura egiziana moderna: qualche Naguib Mahfouz (3) si trova solo da quando ha preso il Nobel, qualche Albert Cossery (4) e Alaa Al Aswani (5) perché vanno un po’ di moda negli ultimi anni… Ma niente Taha Hussein, niente Tawfiq Al Hakim (6), niente poesie di Ahmed Chawqi (7), detto il principe della poesia araba…
Su internet si trova ancora qualche copia di I giorni, nella traduzione di U. Rizzitano ripubblicato dall’Istituto Per l’Oriente nel 2019… E poco di più. La stessa cosa si può dire di quasi tutti i testi più importanti della letteratura del “Mondo arabo”.
Mi vengono in mente “La stagione della migrazione a Nord” (8) del sudanese Tayib Salih (9), Nedjma (10) dell’Algerino Kateb Yacine (11) – forse ancora disponibile online nella vecchissima edizione del 1991 – o “La Colline oubliée”(12) dell’algerino Mouloud Mammeri (13) addirittura mai tradotto in italiano. Mentre la traduzione italiana del capolavoro del marocchino Mohamed Choukri (14), “Il pane nudo“(15), è stata fatta partendo da una versione francese tradotta ma anche edulcorata (secondo tutti quelli che conoscono le due versioni) dallo scrittore Tahar Bendjelloun.
Questo capolavoro assoluto, oggi, dovrebbe essere ritradotto, partendo dalla versione originale araba, e diffuso su ampia scala perché ha tanto da insegnare sulla psicologia di chi cresce nel mondo abbandonato a sé stesso e in balia dei vizi, della violenza e della fame.
E così per tutte le grandi opere della letteratura del “Mondo arabo”, dell’Africa e di tutte le letterature del mondo.
Per fortuna ci sono tante piccole case editrici che tentano (a fatica) di colmare l’enorme vuoto lasciato dalla grande editoria italiana in materia di letterature del mondo.
NOTE
1. I giorni. di Taha Hussein. Editore: Ist. per l’Oriente, 1965. Traduttore: Rizzitano U.
2. Taha Hussein (1889 – 1973) scrittore, docente e politico egiziano.
3. Nagib Mahfuz (1911 – 2006) scrittore, giornalista e sceneggiatore egiziano. Insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1988
4. Albert Cossery (1913 – 2008) è stato uno scrittore egiziano
5. ʿAlāʾ al-Aswānī (Il Cairo, 1957) è uno scrittore egiziano.
6. Tawfīq al-Ḥakīm (1898 – 1987) intellettuale e scrittore egiziano
7. Ahmed Chawqi (1868 – 1932) poeta e drammaturgo egiziano
8. La stagione della migrazione a Nord. di Tayeb Salih. Sellerio, 2011.
9. Tayeb Salih (1928 – 2009) è stato uno scrittore sudanese
10. Nedjma. di Kateb Yacine. (a cura di G. Mascetti). Jaca Book, 1996
11. Kateb Yacine (1929 – 1989), è stato uno scrittore, drammaturgo, poeta, giornalista ed attivista politico algerino.
12.La Colline oubliée è un romanzo di Mouloud Mammeri, scritto in francese e pubblicato nel oer l’Editore Plon.
13. Mouloud Mammeri (1917 – 1989) è stato uno scrittore, linguista e antropologo algerino.
14. Mohamed Choukri (1935 – 2003) è stato uno scrittore marocchino, candidato per due volte al Premio Nobel per la letteratura.
15. Il pane nudo di Mohamed Choukri. Editore:Theoria, 1993.
(*) L’idea di questa rubrica è di Giuliano Spagnul: «… una serie di recensioni per spingere alla ristampa (o verso una nuova casa editrice) di libri fuori catalogo, preziosi, da recuperare». Ecco l’elenco:
1 – Gunther Anders: «Essere o non essere» (2 aprile) di Giuliano Spagnul
2 – L’epica latina: Daniel Chavarrì a (14 aprile) di Pierluigi Pedretti
3 – «Poema pedagogico» di Anton Makarenko (30 aprile) di Raffele Mantegazza
4 – «Il signore della fattoria» di Tristan Egolf (12 maggio) di Francesco Masala
5- «Chiese e rivoluzione in America latina» (26 maggio) di David Lifodi
6 – «Teatro come differenza» di Antonio Attisani (9 giugno) ancora di Giuliano Spagnul
7 – «Dizionario della paura» di Marcello Venturoli e Ruggero Zangrandi (23 giugno) di Giorgio Ferrari
8 – «Arrivano i nostri» di Dario Paccino (il 7 luglio) di Giorgio Stern
9 – «Un debole per quasi tutto» di Aldo Buzzi (21 luglio) di Pierluigi Pedretti
10 – «Protesta e integrazione nella Roma antica» (4 agosto) di Giuliano Spagnul
11 – Athos Lisa: «Memorie» (18 agosto) di Gian Marco Martignoni
12 – «Le donne del millennio»: un’antologia con… (1 settembre) di Giulia Abbate
13 – «Gli antichi Greci» di Moses Finley (15 settembre) di Lella De Marco
14 – «La vita è sovversiva» di Ernesto Cardenal (29 settembre) di David Lifodi
15 – «Il cammino dell’umanità» di Angelo Brelich (13 ottobre) di Giuliano Spagnul
16 – «325mila franchi» di Roger Vailland (27 ottobre) di db
17 – «La favolosa Hollywood» di Otto Friedrich (10 novembre) ancora di Spagnul
18 – «Coscienze di mulini a vento» di Flavio Almerighi (24 novembre) di Lucia Triolo
19 – Charles Bettelheim: «Le lotte di classe in Urss» (8 dicembre) di Mauro Antonio Miglieruolo
20 – «Le note, vol. 2» di Ludwig Hohl (22 dicembre) di Francesco Masala
21- «Plotone di esecuzione» di Enzo Forcella e Alberto Monticone (5 gennaio) di Daniele Barbieri
purtroppo anche le biblioteche pubbliche hanno pochi dei libri che citi, pur tradotti in italiano 🙂