Brasile: Lgbtq+ morti violente su del 33% nel 2021

A denunciarlo è un nuovo dossier elaborato dall’osservatorio “Morti e violenza contro Lgbti+ in Brasile”.

di Luigi Spera (*)

Foto: Paulo Trindade / Coletivo Difusão (via Flickr)

 

In Brasile ci sono state almeno 316 morti violente di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (Lgbti+) nel 2021. Questo numero rappresenta un aumento del 33,3% rispetto all’anno precedente, quando i decessi furono 237.

Nel 2021 la principale causa di morte nella comunità Lgbti+ è stata l’omicidio (262), corrispondente all’82,91% dei casi, seguito da suicidio (26), pari all’8,23% delle morti, e rapina (23), pari al 7,28 per cento.

Quanto alla distribuzione geografica, le regioni del Nord-est e del Sud-est hanno registrato rispettivamente 116 e 103 morti violente. Nella regione Centro-ovest sono stati riportati 36 decessi, 32 nalle regione Nord e 28 nel Sud.

Gli stati con il maggior numero di morti sono San Paolo (42), Bahia  (30), Minas Gerais (27) e Rio de Janeiro (26).

I dati sono contenuti nel dossier “Morti e violenza contro Lgbti+ in Brasile” (qui il PDF) elaborato dall’omonimo Osservatorio nato dalla collaborazione tra Happens arte e politica lgbti+, Associazione nazionale travestiti e transessuali (Antra) e Associazione brasiliana lesbiche, gay, bisessuali, travestiti, transgender e intersessuali (Abglt).

Leggi l’articolo completo sul sito web Osservatorio Diritti: https://www.osservatoriodiritti.it/2022/06/01/lgbtq-brasile/

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